Cesar saudade: «Torno in Brasile»

L'ex Padova lascia la Juve Stabia e il calcio
CIAO ITALIA. Cesar lascia il calcio giocato
CIAO ITALIA. Cesar lascia il calcio giocato
 
CASTELLAMARE DI STABIA.
Cesar Vinicio Cervo de Luca, più semplicemente Cesar, ex difensore del Padova, lascia la Juve Stabia dopo una sola partita in serie B. Il giocatore ha annunciato la propria volontà di tornare in Brasile dopo otto anni vissuti in Italia. «Ho guardato dentro di me e ho compreso di non riuscire più a stare lontano dalla mia famiglia - ha spiegato ieri - In Brasile ho i miei genitori, mio fratello e tanti cari che mi vogliono bene, ho già perso troppi attimi importanti per continuare a rinunciare a loro. Lascio l'Italia con tanta tristezza».
 «Purtroppo in queste condizioni psicologiche che mi portano a soffrire gli allenamenti ed i ritiri - ha proseguito Cesar - non avrei mai potuto rendere al massimo e io non voglio restare qui a rubare soldi a nessuno. Rinuncio ad un biennale importante, ma la famiglia viene prima di tutto. Il mio futuro? Difficilmente continuerò a giocare a calcio, voglio vivere appieno i miei affetti in questa fase della mia vita».  Il giocatore, che ha 32 anni, lascia una Juve Stabia che sta raccogliendo poco in campionato: «Ai compagni di squadra spiegherò qual è il mio stato d'animo, sono stati eccezionali con me e non potevo certo danneggiarli con prestazioni al di sotto della media. Sabato abbiamo dominato un tempo contro il Brescia, sono convinto che, quando questo momento passerà, cominceremo a risalire la classifica e a conquistare la salvezza. Il presidente mi ha strappato una promessa: il 27 maggio dovrò prendere il primo aereo e venire a festeggiare la salvezza in B».  Un comportamento, quello di Cesar, che ha trovato proprio in Manniello un grande estimatore: «Sono felice di aver conosciuto un uomo come lui, mi ha parlato in lacrime a cuore aperto e ho accettato la sua richiesta senza esitare un attimo - ha detto il presidente - Altri sarebbero rimasti qui a giocare sotto tono per poter approfittare del ricco biennale firmato in estate, lui invece ha rinunciato a tutto in nome della famiglia. A me, al di là del calcio, interessa la vita di questi ragazzi e renderli felici viene prima di tutto».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova