Ciclocross a Salvatoronda Dominano Fontana e Franzoi

GODEGA. Filippo Fontana non è tipo che si fa pregare: prende e se ne va. Di solito nelle fasi iniziali, preferibilmente al primo giro. Decide che è il momento giusto e fa ciao-ciao agli avversari, che poi puntualmente lo rivedono sul podio. Ma il 17enne di Fregona sa essere pure istrionico: se al Guerciotti aveva sollevato e baciato la bici, stavolta esulta con un’impennata che ricorda Peter Sagan (non a caso, ex crossista) nella vittoria al Fiandre 2016. Solo che il tocco creativo, nel caso del talento del Trentino Cross, prende forma già prima del traguardo (e a due passi dal folto pubblico). La prova Juniores della settima tappa del Trofeo Triveneto di ciclocross, a Salvatoronda, sembra un copione scritto alla vigilia. L’unica variazione sul tema è data appunto da quel gesto che, a dispetto della giovanissima età, fa già diventare Fontana personaggio. Il figlio d’arte - papà Alessandro è stato azzurro nel cross e mtb - non ha rivali sui prati italiani: sette vittorie in stagione, un monologo fra Giro d’Italia e Triveneto con la perla dell’Internazionale all’Idroscalo. L’unica macchia, il 13º posto all’Europeo di Tabor. Fontana relega Tommaso Dalla Valle (Ktm) a 1’36” e Davide Toneatti (Jam’s) a 1’40”. Buon quarto Leonardo Cover (Sportivi del Ponte).