Citta: Proia fa gola, ma zero offerte Antonucci si allontana dai granata

serie b
CITTADELLA
«È un mercato che fatico a capire. Molte trattative sono ferme, dovute ai problemi delle società, tutto va a rilento rispetto alle scorse stagioni. Non escludo che si arrivi al ritiro con la rosa ancora incompleta. Per quanto mi riguarda avrei già concluso tutte le operazioni che ho in testa, ma non dipende da me». A parlare è il digì Stefano Marchetti che al mercato del Cittadella sovrintende. Ed è una premessa che spiega come mai, a un paio di settimane da lunedì 19 luglio, quando il gruppo si ritroverà per tamponi e visite mediche prima di radunarsi al Tombolato mercoledì 21 per il primo allenamento, alla voce “acquisti” figurino solo due nomi: l’attaccante Cuppone, preso dalla Casertana, e il regista Danzi, ingaggiato dall’Hellas Verona. Pedine potenzialmente preziose per lo scacchiere ma, appunto, “soltanto” due, quando invece Marchetti aveva abituato i tifosi a ben altri ritmi nelle campagne acquisti estive.
Manca ancora l’ufficialità pure per il nuovo tecnico, anche se da tempo non è più un mistero che il dopo-Venturato abbia un nome e un cognome, quelli di Edoardo Gorini. Che, però, non ha ancora il patentino per poter sedere su una panchina di Serie B. «Aspettiamo che esca il bando per il Corso Uefa Pro di Coverciano, in modo che a livello formale non ci possano essere ostacoli», precisa il digì del Cittadella. «I tempi? Non li sappiamo, perché non siamo noi a dettarli». Per quanto riguarda Venturato, è sfumata l’ipotesi Spezia. Dopo aver salutato Italiano, la società ligure pare orientata ad aprire un ciclo con Thiago Motta: l’ex centrocampista italo-brasiliano potrebbe firmare il suo contratto già oggi, pronto a rimettersi alla prova dopo la non esaltante esperienza al Genoa. Per Venturato, invece, si profila un periodo di riposo.
Quali siano gli obiettivi di Marchetti in questa fase è noto: «Un trequartista e un terzino destro». Per quanto riguarda il primo ruolo sembrava dovesse essere questione di ore per formalizzare l’accordo triennale con il giallorosso Antonucci. Poi sono giunte voci di una sorta di manovra di disturbo del Perugia. Di fatto «in questo momento è lontano, si tratta di una trattativa difficile. Sul perché non ci siano novità dovreste parlarne con la Roma, non con me. Ed è indipendente dall’interessamento del Perugia. Non escludo che possa arrivare, ma certo non è vicino», chiosa Marchetti. Per quanto concerne il terzino, quelle di Libutti (dalla Reggiana) e Salvi (svincolato dopo l’esperienza al Frosinone) restano due piste valide: «Sono nomi che hanno una logica, ma non mi sento di sbilanciarmi».
C’è poi il capitolo Proia, gioiello granata che piace a molti, in primis Brescia e Vicenza. «Ci sono ammiccamenti ma non offerte concrete. Mi è stato chiesto se è in uscita e io ho detto di no, anche se ovviamente poi dipende da quanto viene messo sul piatto. Al momento posso dirvi che non mi è stata formulata alcuna offerta». —
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