Claudio Rosa, la sua vita si sposta in panca
ESTE. Una nuova avventura da vivere tutta d’un fiato. Con l’emozione della prima volta e la speranza di fare bene. E’ il sogno di Claudio Rosa, che dopo una lunghissima carriera da attaccante di razza e valanghe di gol in ogni categoria, appende gli scarpini al chiodo per gettarsi anima e corpo nella sua nuova vita da mister. Il bomber estense, 38 anni tra pochi giorni, partirà dalla Terza: più precisamente dalla panchina del Deserto, l’ultima squadra che ha gioito per le sue prodezze sottoporta (22 reti in due stagioni). Una svolta radicale per «Caio», socio di «Fabbrica 5 Srl» nel settore abbigliamento. «Gli acciacchi si fanno sentire e i tempi di recupero ormai sono lunghi», spiega. «Mi farò tesserare solo come allenatore, se fai entrambe le cose finisci per farle poco e male. Sarà un’avventura stimolante, dovrò vedere se sono all’altezza. Un conto è giocare, un altro è gestire uno spogliatoio e un gruppo di ragazzi».
Cresciuto nei vivai di Este e Ospedaletto Euganeo, Claudio ha guidato la scalata dell’Este dalla Prima all’Eccellenza stampando ben 77 gol in sette stagioni. Poi altri 28 centri in un campionato e mezzo di Promozione alla Solesinese, addirittura 46 in due anni all’Atheste (Terza e Seconda), 42 in tre stagioni al Casale di Scodosia (Prima) e 6 sempre in Prima al Boara Pisani. Fino al già citato canto del cigno. al Deserto.
«Ho avuto molti allenatori, tutti bravi e con filosofie diverse. Ognuno di loro mi ha insegnato tanto ma se devo fare un nome dico Antonello Dichiara. Obiettivi? Non me ne pongo, è presto». (m.l.)
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