Coriano, Simoncelli cremato Glielo aveva promesso papà
CORIANO (Rimini)
Se l’erano detti, Marco e il padre. «Se dovesse succedere che muoia voglio essere cremato, così mi terrai vicino». «Farai lo stesso se capita a me».
E così ieri alle 13, il padre di Marco Simoncelli, morto domenica sul circuito di Sapang, si è recato all’ufficio anagrafe di Coriano, il piccolo comune sulle colline tra Rimini e Riccione, dove vive la famiglia, per chiedere l’autorizzazione a tenere in casa le ceneri del figlio. La salma di Marco Simoncelli è stata cremata nel cimitero di Tipano a Cesena.
Nelle due ore d’attesa per la conclusione dell’operazione, la famiglia è stata affiancata da tifosi che volevano dare l’ultimo saluto. 500 i cesenati che erano entrati al cimitero per un omaggio, mentre l’auto dei familiari era stata scortata dalle moto di un folto gruppo di appassionati. Rientrato a Coriano, con l’urna ceneraria in braccio, papà Paolo è tornato a casa.
Oltre 300 le persone che si sono recate personalmente a Coriano per deporre al cimitero corone di fiori. Ma la tomba di Marco non c’è.
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