De Rossi diventa “tecnico federale”

Il maestro cittadellese è il quinto padovano che acquisisce il titolo
PADOVA. Il tennis padovano sempre più in alto. Ora sono ben cinque i tecnici federali a disposizione delle società sportive di tennis. Ma che cosa fa un tecnico federale? Lo chiediamo a colui che ha appena acquisito questo titolo. Si tratta di Paolo De Rossi, classe ’64, cittadellese doc, che assieme al vicentino Giorgio Zanzarin prestano la loro opera in favore dei tennisti patavini. Paolo da giocatore hai vinto due titoli nazionali a squadre, uno con il Tennis Club cittadellese e l’ultimo con il Tc Padova. Ed ora ? «Beh questo titolo mi è costato tanti sacrifici, e ha portato via altrettanto tempo da giocatore, ma ne è valsa la pena».


Non bastava essere un maestro di tennis? «No, da insegnante Isef avevo bisogno di ulteriori elementi per evolvere la conoscenza del tennis, e così grazie a questi moduli tecnici sono riuscito ad implementare la mia preparazione. Le sedute con Francesco Cinà a Palermo e Massimo Sartori a Tirrenia sono state sicuramente delle esperienze esaltanti, ma relazionarmi con Francesco Giorgino, direttore del Tg1, ha sicuramente arricchito il modo di pormi dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Lui ha seguito la mia tesi che trattava la comunicazione nel tennis e la programmazione annuale della promozione di una scuola di tennis, fondendo il coaching ed il management, elementi che mancavano alla mia formazione».


Dove possono trovarla i tennisti e le società che vogliono avvalersi dei suoi consigli? «Durante il giorno la mia attività lavorativa principale è il professore di attività motorie all’istituto Girardi di Cittadella, ma da aprile a settembre sono agli impianti di Grantorto a disposizione di chi vuole i miei “consigli tennistici”».


Però questo corso, che è durato ben due anni, svoltosi principalmente a Roma, ora dovrà sicuramente dare delle soddisfazioni maggiori. «Spero proprio di sì. Di tecnici federali ce ne sono soltanto 300 in Italia contro i 2000 club sparsi sul territorio, va da sé che questo valore aggiunto potrebbe arricchire le società di Padova che possono trarre ulteriore giovamento dalla nostra competenza».


Ermes Brugnaro


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