Di Carmine e Paolucci Che affare per il Citta con soli mille euro...

Nelle buste la Fiorentina, proprietaria dei due giocatori, non ha messo alcuna offerta. E così entrambi sono granata
fiorentina cittadella esultanza dicarmone fiorentina-cittadella
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CITTADELLA. Un mese passato a sognare il “Franchi” e la Fiesole, per poi scoprire che la sua amata Fiorentina l’ha di fatto scaricato. E’ davvero incredibile la storia di Samuel Di Carmine, attaccante che ieri è stato ufficialmente riscattato alle buste dal Cittadella per la cifra minima di 500 euro. La busta viola era infatti vuota e così il Citta ha potuto assicurarsi l’altra metà del bomber toscano, autore nell’ultima stagione di 8 gol con la maglia granata. Gol che evidentemente non sono bastati a convincere la Fiorentina e il suo d.s. Daniele Pradè a puntare ancora su di lui. Scosso, e logicamente deluso, dalla risoluzione della compartecipazione, Di Carmine preferisce non soffermarsi troppo sulla vicenda, anche perché ieri è dovuto andare fino a Gallipoli ad assistere la nonna della sua ragazza Francesca, ammalata.

«Logicamente sono dispiaciuto per quanto accaduto», confessa Di Carmine. «Dopo un mese nel quale sembrava addirittura che la Fiorentina mi volesse riprendere, all’ultimo giorno la società viola non ha messo nulla nella busta».

Essere riscattato per la cifra “ridicola” di 500 euro non dev’essere il massimo della vita per un calciatore che fino a pochi giorni fa veniva accreditato come futuro talento viola. «Mi hanno spiegato le motivazioni della Fiorentina e le accetto. Questa vicenda mi darà ancora più forza per fare bene al Cittadella».

Samuel parla a cuore aperto, invece, di Stefano Marchetti, il d.g. che gli ha dato la grande chance di rilanciarsi dopo le sfortunate e negative stagioni di Gallipoli e Frosinone, chiuse con nello score personale rispettivamente 2 e 0 gol: «Voglio far vedere a tutti chi è Samuel Di Carmine e ripagare Marchetti, l’unico che ha avuto e ha fiducia delle mie qualità. Lui sa quanto valgo e non voglio deluderlo».

Fine di un sogno? Non proprio. Sia perché la Fiorentina avrà sino a fine aprile 2013 una sorta di diritto di riscatto della metà dell’attaccante per la cifra di circa 500 mila euro, sia perché adesso inizia un’éra nuova: «Questo è l’inizio della mia carriera. I sogni si possono sempre raggiungere. Sono dispiaciuto di lasciare Firenze, ma contento di restare a Cittadella, dove ho compagni di squadra splendidi. Voglio fare bene anche per loro».

La stessa sorte di Di Carmine è toccata ad Andrea Paolucci. Anche il centrocampista è stato “vinto” ieri alle buste dal Cittadella. Pure in questo caso la Fiorentina ha lasciato vuota la propria, con il Citta che si è assicurato la seconda metà del regista per la simbolica cifra di 500 euro. Il club padovano ne aveva acquisito a gennaio dall’Andria la metà del cartellino per circa 80 mila euro.

Dopo essere stato prestato dalla Fiorentina a Cesena, Taranto e Andria, Paolucci ha quindi trovato casa definitivamente. Sarà a Cittadella e si tratta, di fatto, di un secondo matrimonio nel giro di due settimane per il regista pescarese. Il 10 giugno Paolucci era infatti convolato a nozze con la fidanzata greca Vasiliki Sakki. Dopo l’acquisizione di Pellizzer dal Bassano e i rinnovi delle compartecipazioni di Baselli, De Vito e Branzani, ieri sono arrivate quindi in casa granata le conferme di due giocatori-chiave della squadra che si è salvata alla grande.

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