Il Cesena elimina il Padova dalla Coppa Italia: tafferugli all’esterno dello stadio Manuzzi
La squadra di Andreoletti paga le ingenuità del primo tempo, fa vedere buone cose nella ripresa e accorcia con Bortolussi

Comincia male, sotto tutti i punti di vista, la stagione del Padova. Sul campo i biancoscudati perdono 3-1 contro il Cesena e sono eliminati dalla Coppa Italia. Fuori dal campo le notizie sono ancora peggiori, visto che un gruppo di tifosi del Padova si è scontrato con quelli avversari, un’ora prima del fischio d’inizio, creando momenti di tensione nel piazzale antistante lo stadio Manuzzi.
Circa una cinquantina di ultras veneti si sono avvicinati alla zona in cui sostavano quelli romagnoli. Ne è nato un lancio di bottigliette e fumogeni, con gli scontri che sono proseguiti anche contro la polizia, accorsa per separare le due fazioni. Qualche minuto di bagarre, tra cinghiate e manganellate, prima che l’intervento in massa delle forze dell’ordine riportasse la calma nel giro di una decina di minuti. A seguito dell’episodio i gruppi ultras biancoscudati sono rimasti all’esterno del settore per tutto il primo tempo, quando molti tifosi sono stati identificati dalla polizia.
Ecco le immagini apparse sui social
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Soltanto a inizio ripresa sono entrati, lanciando anche un fumogeno in campo che ha costretto l’arbitro a fermare per qualche secondo il gioco. Probabile che nei prossimi giorni possa essere emesso qualche daspo, mentre c’è da capire se ci saranno anche sanzioni del giudice sportivo, che ha già squalificato la Tribuna Est dell’Euganeo, per la prima di campionato, dopo i disordini di Vicenza.
La prima gara ufficiale della stagione, invece, ha visto il Padova uscire sconfitto ma non ridimensionato. Il Cesena ha meritato la vittoria e fatto valere la categoria di differenza, ma la squadra di Andreoletti se l’è giocata, specie nella ripresa, pagando però i troppi errori commessi nel primo tempo. I padroni di casa sono partiti a razzo, trovando il vantaggio dopo 9’. Ceesay sfonda sulla destra e mette in mezzo per il colpo di testa di Shpendi che colpisce il palo. Sulla ribattuta la difesa biancoscudata è troppo statica e non riesce a liberare, permettendo allo stesso Ceesay di riprendere il pallone e appoggiare sul secondo palo per Kargbo, che tutto solo insacca da un metro.

La zona sinistra è l’anello debole del Padova, che quando il Cesena attacca da quella parte va in sofferenza, come al 20’ quando ci vuole un tuffo di Fortin per sventare la conclusione di Bastoni. Decisamente meglio il lato opposto per i biancoscudati, specie in fase offensiva, dove le azioni migliori sono costruite sull’asse Kirwan-Capelli-Spagnoli. Quando riesce a liberarsi dalla morsa di un Cesena aggressivo la squadra di Andreoletti mostra già trame di gioco interessanti, anche se nei primi 45’ l’unico tiro verso lo specchio della porta è una telefonata di Spagnoli.
Di tutt’altro spessore l’attacco del Cesena che trova il raddoppio proprio quando il Padova sembrava aver preso fiducia. Molto grave l’ingenuità di Delli Carri che al 39’ perde troppo facilmente il corpo a corpo con Shpendi, permettendo al centravanti di involarsi verso l’area e infilare Fortin.
Nella ripresa il Cesena appare in controllo ma non sferra il colpo del ko. Ne approfitta il Padova, rivitalizzato negli ultimi 20’ dai cambi di Andreoletti. Proprio due nuovi entrati confezionano il 2-1 al 28’: Favale scende sulla sinistra e crossa rasoterra in area per Bortolussi che di prima intenzione insacca all’incrocio il gol dell’ex. Un paio di minuti più tardi ci vuole un grande intervento del portiere per negare a Spagnoli il colpo di testa del pareggio. Il Padova ci crede, ma a 4’ dalla fine a far calare il sipario ci pensa Francesconi, che segna il definitivo 3-1 con una deviazione al volo su traversone di Adamo.
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