Il Cittadella corre con Lello Kawasaki E se lo dice Litteri...

Il bomber è il dj che “mixa” le canzoni che si sentono negli spogliatoi. E quella napoletana la cantano tutti
Di Diego Zilio
PRANDI-FOTOPIRAN-PADOVA PRESENTAZIONE ZAMUNER NUOVO DG CALCIO PADOVA
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CITTADELLA. Il Citta corre con Lello Kawasaki. O meglio: canta. Perché “Lello Kawasaki” è il titolo della canzone portafortuna della squadra. Non sarà questo il segreto del sorprendente campionato degli uomini di Venturato, ma è un dettaglio in più del clima che si respira da un paio di stagioni in casa granata. Il dj? Ovviamente lui, Gianluca Litteri. Il bomber, ma anche l’uomo che “mixa” la maggior parte delle canzoni che si sentono echeggiare dalle mura degli spogliatoi ogni santo giorno di allenamento al Tombolato. «Musica improponibile», secondo la divertita opinione della maggior parte dei compagni. Perlopiù canzoni neomelodiche, categoria a cui appartiene questo vecchio brano di Enzo Di Domenico, che funge da amuleto.

«Intanto, però, tranne il mister la cantano tutti! Si tratta di un motivetto orecchiabile, che si fa presto ad imparare. Non c’è una ragione specifica nella scelta, ma l’ascoltavo quando ero bambino. Da quasi due anni la mettiamo sempre prima di ogni partita. Anche se è in dialetto napoletano, e non tutti la capiscono, è molto coinvolgente». Ad essere sinceri, il testo non ricorda esattamente i pezzi di Bob Dylan e poggia su versi come “Lello Kawasaki, soldi sempre pochi/’a bbenzina chi t’o ddaaaa?”/Col Giubbino al vento, chiuso sotto il mento/nun può manc respirààààà».

Litteri, torniamo a fare i seri e parliamo dei suoi gol: in 15 giornate ha superato il suo record in Serie B (era di 8 centri, ai tempi della Ternana) arrivando a 10. La doppia cifra era l’obiettivo stagionale. E adesso?

«I miei gol passano in secondo piano dopo prestazioni come quella con il Verona. Credo sia stata la partita più bella da quando sono qua, ai dieci minuti di sbandamento iniziale è seguita una gara di supremazia totale. Il mio obiettivo ora è quello di essere il più incisivo possibile per la squadra».

A Carpi (arbitro Rapuano di Rimini) ci sarà un’altra retrocessa dalla Serie A.

«Arriviamo a questa partita con una consapevolezza diversa nei nostri mezzi, dopo quanto fatto nel derby. Troveremo un Carpi che ha più o meno mantenuto lo stesso organico della scorsa stagione. È una squadra già di suo difficile da affrontare e ci incontrerà motivata dopo qualche risultato sfavorevole. Sarà una partita tosta, ma noi sappiamo che, se abbassiamo un attimo la guardia, rischiamo di rientrare nel tunnel in cui siamo caduti poche settimane fa, da cui poi è complicato uscire».

Cittadella vaccinato o c’è il rischio di una ricaduta da eccessiva euforia?

«Quell’esperienza ci è servita a crescere. Oggi credo che sarebbe da stupidi ripetere certi errori, commessi, in genere, a causa di disattenzioni evitabili. La parola d’ordine è mantenere l’asticella alta».

Le tre retrocesse hanno tutte a che fare con il Citta in questo periodo: appena travolto il Verona, il Frosinone è davanti in classifica.

«I valori sulla carta contano poco, ma loro restano le favorite. Il Frosinone conta su un gruppo affiatato, ha ingranato dopo un inizio difficile, mi aspettavo che rientrasse in corsa per la promozione. Ma noi, se in ogni partita diamo il 101%, possiamo dare fastidio a chiunque».

In campo, ieri, Venturato non ha potuto contare su Pascali e Kouamé, che continuano nel proprio lavoro differenziato, mentre Pedrelli andrà a sostituire lo squalificato Salvi sulla corsia destra. Oggi la seduta di rifinitura è in programma alle 10.30, con la partenza per Carpi nel primo pomeriggio.

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