Il karate arriva ai Giochi a Tokyo, ne verrà estromesso nel 2024

La campionessa trevigiana Sara Cardin l’ha presa male «Una vera assurdità Ancora non abbiamo esordito e già ci buttano fuori»

PADOVA. Un lampo a ciel sereno e con una spugna vengono cancellati decenni di lavoro, di preparativi, di speranze per una medaglia olimpica e, dalla sera alla mattina, il karate, che dovrà fare la sua prima apparizione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, viene estromesso dai Giochi olimpici francesi del 2024. La World Karate Federation, l’ente che sovraintende a tutte le attività del karate a livello mondiale, ha diramato un comunicato in cui si legge: «La World Karate Federation è profondamente rattristata dall'annuncio che il karate non sarà incluso nel programma dei Giochi Olimpici di Parigi 2024».

«Il nostro sport», commenta Antonio Espinòs, presidente del Wkf, «è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni, e non abbiamo ancora avuto la possibilità di dimostrare il nostro valore come sport olimpico dal momento che faremo il nostro debutto come disciplina a Tokyo 2020. Negli ultimi mesi, abbiamo ha lavorato incessantemente, insieme alla Federazione francese, per raggiungere il nostro obiettivo di essere inclusi a Parigi nel 2024. Credevamo di aver soddisfatto tutti i requisiti e di avere le condizioni perfette da aggiungere al programma sportivo; tuttavia, abbiamo appreso oggi che il nostro sogno non si avvererà».

Le speranze venete per vedere dei trevigiani a Tokyo 2020 sono riposte su due trevigiani: la campionessa Sara Cardin nei 55kg del kumite ( combattimento) e su Mattia Busato nel kata ( forma) ambedue probabili olimpici facenti parte del Centro Sportivo Esercito e della nazionale azzurra. Ma dietro a loro c’è una schiera di giovanissimi trevigiani che stanno mettendosi in luce sia a livello nazionale che internazionale, non ultimo il castellano Pietro Binotto, che ha ottenuto il bronzo in Danimarca nel campionato europeo giovanile U18 specialità kata a squadre.

Sara Cardin l’ha presa male. «Un’assurdità. Ancora non abbiamo esordito, ci mostreremo belli, forti, spettacolari ed entusiasmanti a Tokyo nel 2020 e, senza neanche vedere il potenziale di questo sport, vengo a sapere che l’hanno cancellato dal programma 2024. Per quale motivo? Io non me ne capacito. Non voglio polemizzarema sicuramente non è una bella notizia. Diciamo che c’è stato un giorno di silenzio tra tutti noi appassionati. Il telefono squillava in continuazione e tutti chiedevano “ma è vero?” Poi in Francia voglio dire. Sappiamo tutti l’importanza che danno i francesi al karate e quanto forte e medagliata sia quella nazione». — Marino Silvestri

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