Il medagliere veneto: 62 ori nella storia delle Olimpiadi

Sono 62 le medaglie d’oro vinte da atleti veneti nella storia delle Olimpiadi. Ecco la classifica per numero di medaglie vinte da ogni provincia: Venezia 17, Padova 14, Verona 12, Vicenza 10, Treviso 5 e Belluno 4
medaglia pellegrini
medaglia pellegrini

Sono 62 le medaglie d’oro vinte da atleti veneti nella storia delle Olimpiadi. Ecco la classifica per numero di medaglie vinte da ogni provincia: Venezia 17, Padova 14, Verona 12, Vicenza 10, Treviso 5 e Belluno 4. Si tratta delle medaglie d’oro vinte sia alle Olimpiadi estive che a quelle invernali che si sono disputate iniziando da Atene 1896.

Il medagliere veneto è un florilegio di nomi altisonanti e campioni dimenticati. Le prime medaglie venete alle Olimpiadi di Anversa, nel 1920. Il veneziano di Portogruaro Abelardo Olivier conquista due medaglie d'oro nelle prove a squadre di spada e fioretto. Nella sciabola, lo stesso anno, centra l'oro il padovano Federico Secondo Cesarano. A Los Angeles 1932 è oro nel ciclismo su strada il padovano Guglielmo Segato. A Berlino 1936 l'oro arriva dal calcio, con il veneziano Pietro Serantoni.

A Roma 1960 il pugile mestrino Francesco De Piccoli sale sul gradino più alto del podio nella categoria pesi massimi. A Mexico 1968 il trevigiano Renzo Sambo (e il timoniere Bruno Cipolla) vincono la medaglia più bella nel canottaggio. In epoca più recente, i grandi campioni veneti alle Olimpiadi portano i nomi di Mauro Numa, mestrino, doppio oro a Los Angeles 1984 nel fioretto (individuale e a squadre). Dello stesso anno è l'oro del trevigiano Andrea Lucchetta nel volley. E Dino Meneghin, bellunese di Alano, fu argento alle Olimpiadi di Mosca.

A Barcellona 1992 Dorina Vaccaroni, veneziana del Lido, è oro nel fioretto a squadre. Ad Atlanta 1996 è Daniele Scarpa a portare a casa l'oro nel K2 azzurro di canoa velocità in coppia. Sidney 2000 porta il volto del padovano Rossano Galtarossa, nel canottaggio quattro di coppia. Nel 2008 Federica Pellegrini conquista l'oro nei 200 stile libero. E Matteo Tagliariol, trevigiano, nella spada.

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