«Il primo obiettivo è tornare in serie B»

Mister Venturato promette: «Adesso è tempo di riscatto»
Di Diego Zilio
EDEL - FOTO PIRAN -CITTADELLA- CONFERENZA STAMPA PRESENTAZIONE VENTURATO NUOVO MISTER CITTADELLA CALCIO STADIO TOMBOLATO
EDEL - FOTO PIRAN -CITTADELLA- CONFERENZA STAMPA PRESENTAZIONE VENTURATO NUOVO MISTER CITTADELLA CALCIO STADIO TOMBOLATO

CITTADELLA. «Rivalsa». È questa la parola ricorsa più spesso nel primo giorno di lavoro del Cittadella, che si è trovato ieri pomeriggio al Tombolato. Declinata nelle più varie forme: «riscatto», «rabbia», «voglia di rimettersi in gioco» e usata sia dal nuovo allenatore Roberto Venturato, presentato prima dell’allenamento, che dal direttore generale Stefano Marchetti, seduto al suo fianco assieme al presidente Andrea Gabrielli. Ed è significativo che alle loro spalle ci fosse ancora il pannello degli sponsor della Lega Serie B della scorsa stagione. Quello nuovo ancora non può essere pronto, ma sotto sotto la speranza è sempre quella del ripescaggio, con Marchetti più ottimista («Di solito non lo sono, ma c’è una parte di me che ci crede») e Gabrielli più prudente («Con queste regole è meglio pensare alla Lega Pro, ma aspettiamo la fine delle indagini»). Al centro della scena, ovviamente, Venturato, che ammette: «Questa al Cittadella è la sfida più importante della mia carriera. Arrivo in una realtà straordinaria, che negli anni ha dimostrato grande organizzazione e rispetto dei ruoli. Cosa dirò ai giocatori? Che ora bisogna lavorare molto» dichiara il nuovo tecnico, ribadendo l’importanza di un concetto, al di là del modulo che sarà adottato: «Le mie squadre hanno sempre avuto un’identità precisa: voglio giocatori che sappiano attaccare e difendere assieme». Poi il retroscena, svelato nell’occasione: Venturato, nato in Australia da una famiglia di emigranti di origini trevigiane, per due volte è stato vicino al Cittadella in passato.

«Angelo Gabrielli mi voleva come giocatore quando ero nel Giorgione» dice. Mentre lo stesso Marchetti racconta che lo aveva contattato in una precedente estate, quando non era sicuro che Foscarini rimanesse. Già, Foscarini. Pare strano arrivare al campo e non vederlo. «Sicuramente lo chiamerò nei prossimo giorni» aggiunge Venturato che, fra i giocatori attualmente in rosa, ha già lavorato ai tempi del Pizzighettone con Pascali e Coralli, «ma gli altri li conosco di fama». Ora si troverà ad allenare una rosa in buona parte composta. A riguardo, Marchetti chiarisce che l’obiettivo è «chiudere per un portiere entro sabato, prima del ritiro di Lavarone» e che «Vaccarecci sarà confermato in rosa. Poi cerchiamo un paio di centrocampisti e un terzino sinistro. La regola degli under in organico? Non è vincolante per me. Non mi interessa averne per forza otto per accedere al massimo dei contributi, credo che ne prenderemo cinque. L’importante è che siano validi».

Infine arriva la benedizione del presidente: «Venturato ha un profilo da Cittadella». C’è il ringraziamento di Marchetti a Piero Gennari, sostituito da Pierobon come preparatore dei portieri, unica novità nello staff tecnico, e si va in campo per la prima sgambata di una rosa rinfoltita da alcuni Primavera e nella quale si rivede l’attaccante Leonardo Mancuso, di rientro dal prestito al Catanzaro. I giocatori al lavoro. Portieri: Matteo Vaccarecci e Nicola Mattiuzzi (Primavera); difensori: Stefano Amato (Primavera), Daniel Cappelletti, Alessandro De Leidi, Nicola Donazzan, Manuel Pascali (nuovo), Michele Pellizzer, Alessandro Salvi (nuovo), Filippo Scaglia e Andrea Signorini; centrocampisti: Massimiliano Busellato, Filippo Lora, Mattia Minesso, Andrea Paolucci, Andrea Schenetti e Davide Xamin (Primavera); attaccanti: Giulio Bizzotto, Claudio Coralli, Federico Gerardi, Leonardo Mancuso e Alessandro Sgrigna. Lo staff. Allenatore: Roberto Venturato; secondo: Edoardo Gorini; collaboratore: Roberto Musso; preparatore atletico: Andrea Redigolo; preparatore dei portieri: Andrea Pierobon.

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