Incubo Cittadella, tra mercato e Lega Pro

CITTADELLA. I numeri sono impietosi. I 15 punti in 18 giornate (media di 0.83 a partita) valgono al Cittadella l’ultimo posto in serie B, al momento in coabitazione con il Latina che, però, nello scontro diretto con il Varese in programma stasera alle 20.30, avrà l’occasione di allungare sui granata. La vittoria manca agli uomini di Foscarini da 14 partite, ovvero dal 3-2 sul Pescara dello scorso 20 settembre. Nel mezzo otto pareggi e sei sconfitte. Un cammino che, senza un cambio di passo rapido e deciso, porta dritto in Lega Pro. Ma tra tutti i numeri che si potrebbero snocciolare guardando la classifica, quelli che preoccupano di più riguardano le analogie con la situazione del Padova della scorsa stagione. Alla 18esima giornata i biancoscudati di punti ne avevano 18, tre in più rispetto all’attuale Cittadella. E se i gol realizzati erano 14, contro i 22 messi a segno da Coralli e compagni sin qui, quelli presi erano 23, cinque in meno dei 28 incassati da Valentini. Certo, la società è diversa e diverso è il modo di gestire le difficoltà, ma sappiamo tutti com’è finita: quel Padova, girò la boa di metà torneo a quota 19 e, a fine campionato, retrocesse a 41. E se il confronto lo si fa restando in casa Cittadella? Comunque la situazione è peggiore: alla 18esima giornata i granata l’anno scorso avevano 17 punti, due in più di oggi, e a metà torneo divennero 21. Per arrivarci, adesso, servirebbero due vittorie nelle prossime tre giornate, contro avversarie del valore di Frosinone, Catania e Perugia. Nulla di impossibile, per carità. Il guaio è che al momento niente rende credibile un’inversione di marcia. Ricorrere al mercato di riparazione, in questa situazione, più che un’opportunità appare una necessità. E l’impressione è che serva farlo in modo sostanzioso, con almeno quattro o cinque innesti (un paio di attaccanti, in grado anche di giocare da esterni, un paio di centrocampisti e un difensore). Nel frattempo vanno serrate le file, perché la squadra vista contro Vicenza, Brescia e Spezia aveva dato segnali di risveglio. Tornare a deprimersi dopo una sconfitta beffarda come quella con il Bari è l’unica cosa da non fare. (d.z.)
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