Italia-Danimarca, otto anni dopo il “biscotto”

Calcio, verso il Mondiale 2014: il 2-2 contro la Svezia a Euro 2004 non è mai stato digerito dagli azzurri
Italian national soccer team goalkeeper, Gianluigi Buffon, during a press conference in Coverciano (Florence), Italy, 09 October 2012. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI
Italian national soccer team goalkeeper, Gianluigi Buffon, during a press conference in Coverciano (Florence), Italy, 09 October 2012. ANSA/MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

ROMA. La fame di gol e di notorietà dello juventino Bendtner contro la ritrovata familiarità con la porta degli azzurri, spinti dalla rabbia degli epurati di Zeman De Rossi e Osvaldo. A otto anni dal misfatto le strade di Italia e Danimarca torneranno ad incrociarsi: martedì a Milano si gioca per le qualificazioni mondiali ma per il team azzurro si riapre una ferita mai sanata, l’incrocio agli Europei del 2004 che ancora fa schiumare di rabbia Trapattoni. Non tanto per lo sputo di Francesco Totti a Christian Poulsen nella gara che il 14 giugno a Guimaraes finì 0-0 e che con la prova tv costò all’azzurro tre turni di squalifica, quanto per i sospetti mai svaniti di un accordo più o meno tacito che nell’ultima giornata portò Danimarca e Svezia il 22 giugno ad un pareggio con gol, 2-2, che fece fuori gli azzurri. La cronaca di quel biscotto annunciato, sempre negato con forza, rivive anche in un dialogo riferito poi dalla stampa dei due paesi in cui lo svedese Edman e il danese Jensen facevano esplicite allusioni al 2-2 prima del fischio di inizio. E tutte questo vespaio finì per far dimenticare la mediocre esibizione degli azzurri salvati nell’esordio europeo dalle magie di Buffon. Dei testimoni dell’epoca rimangono Buffon, appunto, e Pirlo, che era in panchina, il tecnico Morten Olsen e l’esterno Rommedahl, ma le squadre che si affrontano sono totalmente diverse. Come sempre nelle file danesi c’è una spruzzata di Italia: il difensore Kjaer, scaricato dalla Roma, si è accasato al Wolfsburg mentre gioca in bianconero, anche se con poca fortuna, l’attaccante Bendtner. Quattro convocati provengono dal Nordsjaelland,novità del calcio danese, che ha vinto per la prima volta lo scudetto, che ha in organico Andreas Laudrup (figlio di Michael) e che partecipa alla Champions nel girone di Juve, Chelsea e Shakhtar. Se i contatti tra Italia e Danimarca sono tanti, solo 11 solo i confronti tra le due nazionali. Il primo è traumatico: alle Olimpiadi di Londra 1948 i danesi travolgono l’Italia di Pozzo (in campo c’è Maestrelli) 5-3 con 4 gol di John Hansen. Poi due test amichevoli: nel 1964 l’Italia di Fabbri vince 3-1, poi nel 1976 la nazionale vince a Copenaghen 1-0. Sulla strada del mondiale spagnolo l’Italia di Bearzot vince 2-0 all’Olimpico nel 1980, ma viene strapazzata nell’81 a Copenaghen 3-1. Poi c’è un filotto di quattro successi: 2-0 a euro 1988, 1-0 nel 1989 in un’amichevole a Pisa, 2-0 a Malmoe nel torneo Scania, 2-1 a Copenaghen nel 1999 nelle qualificazioni a Euro 2000. Nel ritorno a Napoli sconfitta 3-2. Poi la partita delle polemiche, lo 0-0 del 2004.

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