Kitesurf, la passione di volare sul mare

PADOVA. È un popolo che conta circa 10 mila persone, fra uomini e donne, in tutta Italia. È impossibile non notarli: al mare o al lago le loro vele, aquiloni variopinti che si librano e fuggono veloci, sono uno spettacolo colorato che riporta indietro ai giochi da bambini. Sono i kiters, che sulle loro tavole, trainati dalla potenza del vento che riempie le vele, sfrecciano a pelo d'acqua facendo mille evoluzioni. «Il kitesurf è uno sport che negli ultimi anni ha avuto un'evoluzione importante. Sempre più persone lo vogliono provare, e chi lo sperimenta in genere s'innamora di questa disciplina», racconta Gabriele «Lele» Polato, 54 anni, titolare insieme al fratello Federico di uno dei negozi di riferimento per il kitesurf a Padova, «Issimo Sport» in zona Sant'Osvaldo.
L'importante è farlo in tutta sicurezza, e per questo è indispensabile prepararsi con un corso base, il cui costo si aggira intorno ai 250/350 euro: dieci ore di lezione e si può provare l'ebbrezza di bolinare, ossia risalire il vento, a peso zero. In città è possibile rivolgersi a due scuole di kite: la Line Up Kite, coordinata dai fratelli Polato, e la Venice Kite Company (www.vkc.it), il cui negozio di riferimento per materiali ed attrezzature è «Crema Sport» di via Po, dove Nicola Maddalena, responsabile del settore, è disponibile per informazioni e consigli. «Ho fatto windsurf per anni, ma ora mi dedico quasi esclusivamente al kitesurf: basta meno vento, con dieci nodi già si fila veloci e ci si diverte», racconta Bruno Alibardi, padovano che pratica questo sport non solo qui in zona (Chioggia, Sottomarina, Lago di Santa Croce e Lago di Garda sono gli «spot» della nostra regione dove batte più vento) ma anche in giro per il mondo. «Sono stato a Capo Verde, in Egitto e anche in Brasile, sempre con amici che hanno la mia stessa passione».
Passione spesso ostacolata dalle norme che regolano gli accessi in mare dalle coste italiane: d'inverno non c'è problema per l'assenza di bagnanti, ma d'estate i tratti riservati agli amanti di questo sport sono pochi e densamente occupati. I costi sono variabili, ma accessibili più o meno a tutti: si può cominciare con attrezzature a noleggio, optare per il mercato dell'usato (300 euro per ala e tavola), oppure comprare tutto nuovo (800-1200 euro).
Annalisa Celeghin
GUARDA LA FOTOGALLERY
E IL VIDEO E COMMENTA
www.mattinopadova.it
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova