La crescita di Settembrini qualità non solo quantità «Ora mi sento più sicuro»

Il colpo di tacco con cui ha servito  Finotto per il primo gol contro  il Livorno ha stupito il Tombolato «Adesso mi piacerebbe segnare anche se l’importante è vincere» 



Chi lo conosce da più tempo di tutti, come Luca Parodi, che era con lui ai tempi della FeralpiSalò, oggi si dice «stupito dai suoi progressi». E, in effetti, di Andrea Settembrini è sempre stato esaltato l’apporto in termini di “quantità” più che nella qualità delle giocate. Poi arrivano giornate come quella di sabato scorso, e tocca ricredersi. Perché un assist come quello sfoderato per il gol di Finotto, con un sontuoso colpo di tacco in corsa, non è mica da tutti.

«Diciamo che mi sento più sicuro di me stesso rispetto a una volta. In fondo, è normale migliorare dopo tanto lavoro sulla tecnica: a Cittadella ci insistiamo molto nella prima fase delle sedute», racconta il centrocampista aretino, alle prese con una botta al gluteo rimediata in seguito a un fortuito scontro con Murilo che, però, non mette a repentaglio il suo impiego per la trasferta di Salerno. «Quel colpo di tacco è una giocata che può venire come no, ma, al di là di quel gesto, mi sento molto più padrone dei miei mezzi. In parte dipende anche dai compagni, perché allenandoti in un gruppo di qualità più alta finisci col migliorare anche tu».

Ormai gli manca solo il gol in Serie B. «Sì e confesso che, anche se non sono una punta, ci penso e, quando posso, ci provo. Poi ho comunque molto da fare in mezzo al campo e, anche se segnano gli altri, va bene lo stesso. Però, se finalmente arrivasse…».

A vederlo contro il Livorno, viene da pensare che stare un po’ a riposo gli abbia fatto bene. «Probabilmente sì, tra la squalifica e la pausa ero rimasto fermo un mesetto prima di riprendere nel derby col Padova, nel quale avevo sofferto un po’ la mancanza di ritmo e il primo caldo. Col Livorno credo di essermi comportato meglio».

Adesso occorre ripetersi sabato a Salerno. «È difficile spiegare come mai in trasferta abbiamo raccolto molto meno rispetto alle gare in casa: è il contrario di quanto capitava nella scorsa stagione. Credo che ci sia anche una componente inconscia, che a volte fuori casa ci porta a giocare col freno a mano tirato. Ma bisogna vincere, perché se ci guardiamo alle spalle, allo stesso tempo possiamo pensare anche a rimontare su Verona e Pescara: il quinto posto non è lontanissimo».

Il tecnico Venturato dovrà anche scegliere l’attaccante che affiancherà Moncini dopo l’infortunio che ha fermato Finotto per almeno due partite (più probabili tre).

Asta benefica

Ultime ore per partecipare all’asta benefica promossa dai giocatori del Cittadella attraverso Live Onlus: le maglie utilizzate nel derby col Padova sono state messe in vendita su Ebay per raccogliere fondi in favore del piccolo Giovanni, il bambino di Piazzola affetto da emimelia tibiale, che dovrà essere operato negli Usa. I tifosi hanno la possibilità di regalarsi a pochi euro la maglia dei loro beniamini - da Iori a Paleari, da Settembrini a Moncini e molti altri - contribuendo a una buona causa. —



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