Milan battuto tra i fischi, ritiro punitivo

Mihajlovic: «Chiedo scusa ai tifosi, momento nero ma io non mollo»
Atalanta's forward Mauricio Pinilla scores the 1-1 goal against Milan during Italian Serie A soccer match between Atalanta and AC Milan at Atleti Azzurri d'Italia in Bergamo, 3 Aprile 2016. ANSA/PAOLO MAGNI
Atalanta's forward Mauricio Pinilla scores the 1-1 goal against Milan during Italian Serie A soccer match between Atalanta and AC Milan at Atleti Azzurri d'Italia in Bergamo, 3 Aprile 2016. ANSA/PAOLO MAGNI

ATALANTA-MILAN 2-1. L’Atalanta fa tre passi decisivi verso la salvezza, ormai in cassaforte, il Milan ne fa un altro all'indietro e vede allontanarsi ulteriormente il quinto posto. La finale di Coppa Italia con la Juvenetus rischia davvero di essere l'ultima occasione per dare il senso a un'altra stagione con più ombre che luci. La squadra di Mihajlovic mostra anche a Bergamo la sua incompiutezza e tutti i suoi limiti, anche caratteriali: nonostante il vantaggio lampo su rigore di Luiz Adriano dopo 5’ di gioco, riesce a farsi rimontare e scavalcare con un'arrendevolezza quasi disarmante. Zapata e soci vanno costantemente in affanno sulle folate offensive dei nerazzurri di Edy Reja, che vincono meritatamente con un supergol di Pinilla (44’ pt) e il guizzo decisivo dell'imprendibile Gomez al 17’ della ripresa. Inutile e improduttivo l'assedio finale, superfluo anche l'innesto di Balotelli e Menez, entrambi ancora lontani dai loro standard. La sconfitta, la seconda nelle ultime quattro partite, arriva perciò inevitabile e per Mihajlovic è un'altra bruttissima notizia.

Tant’è. Al fischio finale, i tifosi rossoneri sommergono di fischi la squadra e poco dopo la società dirama una nota che da di ultima spiggia: «Il Milan, per scelta dell’allenatore Sinisa Mihajlovic, condivisa dal presidente Silvio Berlusconi e dalla Società, è da questo momento in ritiro». Momentaccio per il tecnico serbo: «Chiedo scusa ai nostri tifosi, questa partita doveva essere affrontata in modo diverso. Siamo stati fortunati ad andare in vantaggio, dovevamo accelerare e non l'abbiamo fatto ma se siamo sempre qui a parlare delle stesse cose significa che abbiamo dei limiti»; «Adesso ci confronteremo e parleremo. Mi prendo tutta responsabilità di questa situazione, andremo in ritiro per chiarirci le idee. Dobbiamo dimostrare tutti, io per primo, che siamo il Milan. Poi a fine stagione faremo i conti. Ma fino a quando sarò qui cercherò di tirar fuori il massimo da tutti».

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