Montagnani, un tatuaggio come voto
Sul braccio i nomi techno-jap di figlia e moglie con la scritta «A1 2011»

PER GRAZIA RICEVUTA Sul braccio di Paolo Montagnani il nuovo tatuaggio: è il voto per la promozione in A1
PADOVA.
Se Parigi val bene una messa, una promozione val bene un tatuaggio. Paolo Montagnani, allenatore livornese della Fidia Padova, l'aveva promesso sul finire dello scorso campionato di A/2 di volley: «Se andremo in A/1 farò qualcosa di pazzo». Tutti pensavano a un'impresa in bici, magari lungo i pendii dei Colli Euganei, dato che già quando era sulla panchina della Prisma Taranto il tecnico si inerpicò per il Monte Serra proprio per tener fede a un voto sportivo. E invece i pedali non c'entrano, c'entra il tatuaggio che ora campeggia sul braccio sinistro. «Ci sono i nomi di Asia, mia figlia, e Silvia, mia moglie. Mentre sotto c'è scritto A1 2011. Farmelo è stato un sacrificio, perché i tatuaggi non mi sono mai piaciuti, ma l'avevo ripromesso a Silvia, e così ho chiesto al preparatore atletico della squadra Marco Da Lozzo, che sapeva dove portarmi, di accompagnarmi a farlo», racconta Montagnani, che recentemente ha ricevuto il «pallone d'oro» del premio Costa-Anderlini come miglior tecnico di A/2. «In realtà all'inizio il voto prevedeva che mi disegnassi un codice a barre, ma poi il tatuatore mi ha spiegato che sarebbe stato troppo piccolo per la posizione. Di particolare c'è pure il carattere: è il techno jap, un omaggio al nostro giocatore Yu Koshikawa e al popolo giapponese, che abbiamo imparato a conoscere e ammirare per la sua sensibilità». E a proposito di serie A/1: per l'esordio con Piacenza (domenica alle ore 18) il Palafabris sarà aperto dalle 15 per gli abbonamenti e dalle 16.30 per la biglietteria.
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