Non solo rugby ieri al Plebiscito fra gara di calci e Corri X Padova

LA GARA. Franco Michielon ex giavellottista alla gara di calci
PADOVA.
Colori, emozioni, birre e allegria. A parte il risultato del derby, la giornata al Plebiscito è stata una vera festa per gli oltre quattromila presenti, roba che non si vedeva da tempo. Bandiere e palloncini, musica e ballo, ma anche corsa e fatica. Gli stand gonfiabili all'ingresso sono una piacevole novità, un "village" dove acquistare qualcosa e chiacchierare con i vecchi amici, prova generale di come potrebbe essere gradevole lo stadio a fine giugno, quando ospiterà la finale del Campionato Mondiale Junior, e gli spettatori dovrebbero essere il doppio. Il Rovigo porta sulle tribune duemila persone, con tamburi e un bandierone di trenta metri. E quando le due squadre escono dal sottopassaggio, approfittando della diretta Rai, ecco i coriandoli e i fumogeni. Padova risponde con i palloncini bianconeri che salgono verso il cielo, e con il tifo caloroso, anche se meno organizzato. Sugli spalti si rivedono campioni del passato e si leggono numerosi striscioni di incitamento. Le ballerine della Factory Dance School di Alessia Rampazzo prima del calcio d'inizio, e la coreografia della palestra Forum all'intervallo, con dieci palloni allineati sulla linea dei 22 per la gara di calci piazzati tra alcuni spettatori. Intanto, a una manciata di minuti dalla fine, quelli della"Corri x Padova», edizione straordinaria per il derby, iniziano il riscaldamento dopo aver seguito la partita dalla tribuna. Al fischio finale in pochi minuti i pali ad acca del rugby vengono sostituiti dalla struttura gonfiabile che indica la partenza della corsa non competitiva di otto chilometri. Sono più di duecento. Fanno riscaldamento, qualche esercizio per farsi trovare pronti, ecco il Suv delle Fiamme Oro che farà da riferimento per il percorso. A bordo c'è Paolo Venturini, il poliziotto super-atleta abituato alle imprese estreme. In testa al gruppo i piccoli rugbisti del vivaio del Petrarca in divisa, i giocatori del Petrarca non convocati per il derby, compresi Kingi e Fletcher, e via via tutti gli altri. Di tutte le età, hanno attraversato il campo, imboccando i cancelli che danno su via del Plebiscito, e sono tornati in tempo per ritrovare i giocatori di Petrarca e Rovigo impegnati nel terzo tempo, mischiandosi a loro e ai tifosi, stanchi ma felici. (f.f.)
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