Padova calcio, il ds Mirabelli guarda al mercato: «Broh verso Perugia, io lavoro ai rinnovi»

Massimiliano Mirabelli sul mercato del Padova Calcio conferma la cessione di Jeremie Broh al Perugia, ma esclude movimenti in entrata

Stefano Volpe
Padova calcio: Il ds Massimiliano Mirabelli
Padova calcio: Il ds Massimiliano Mirabelli

Direttore Massimiliano Mirabelli, il mercato aprirà il 2 gennaio ma c’è già un’operazione che coinvolge il Padova. Il centrocampista Jeremie Broh sembra a un passo dalla cessione al Perugia. Conferma?

«Sì, quando aprirà il mercato dovremmo concludere il trasferimento. Un sostituto? Non lo so, la rosa è ampia».

Per il resto come si svilupperà il mercato del Padova?

«Non ci vedrà protagonisti. La nostra idea è quella di restare così come siamo, se poi qualche giocatore che ha avuto meno spazio chiederà di essere ceduto lo valuteremo. Ma in entrata non stiamo cercando nessuno».

E in uscita invece? I protagonisti di un girone d’andata da record avranno attirato sicuramente le attenzioni di qualche club. Avete ricevuto richieste?

«No, nessuno si è azzardato, anche perché sanno di trovare le porte chiuse. Non abbiamo orecchie per sentire alcun tipo di offerta».

Non parliamo solo di giocatori. Anche un allenatore emergente come Andreoletti avrà mille occhi addosso. La preoccupa?

«No, il mister ha un contratto biennale con noi e sarebbe bello poter aprire un ciclo assieme, visto che lui sta benissimo a Padova e noi ci troviamo alla grande con lui. Ci auguriamo di poter far durare a lungo questo matrimonio».

È vero che avevate fatto un pensiero su Andreoletti anche nell’estate del 2023?

«Avevo pensato a lui subito, ma non potevamo competere con il Benevento che, come altre squadre di C , ha un budget superiore al nostro. Diciamo che abbiamo approfittato del fatto che la sua avventura in Campania non sia andata al meglio».

Il mercato non sarà scoppiettante ma regalerà qualche rinnovo di contratto? Tanti big sono in scadenza.

«Stiamo lavorando su questo fronte».

Negli ultimi quattro anni il Padova ha tenuto una media punti altissima, sebbene sia sempre mancato il successo finale. Eppure, la proprietà viene vista con sospetto. Come mai?

«Io credo che Oughourlian meriti un po’ più di considerazione in generale. Perché ha speso tanto per il Padova e nonostante il cambio di strategia continua a investire. La squadra è rimasta sempre competitiva e non possiamo che essere soddisfatti per il cammino della prima parte di stagione. Ma attenzione, i record lasciano il tempo che trovano e ancora non abbiamo conquistato nulla. Dobbiamo ragionare come se avessimo un solo punto di vantaggio. Il difficile arriva adesso e la grande favorita continua ad essere il Vicenza».

L’aspetto che finora più l’ha resa orgoglioso?

«Il senso di attaccamento che hanno dimostrato i giocatori e lo staff tecnico. Sudano la maglia ad ogni allenamento, non solo ad ogni partita. Un valore che deve rendere orgogliosi anche i tifosi».

C’è un unico neo, lo stadio. È preoccupato, anche in ottica futura, delle condizioni dell’Euganeo?

«Lo stadio è un problema e la situazione della curva, che non dipende dalla nostra volontà, ci penalizza. Ma entro nel merito di questa vicenda. Piuttosto, sono preoccupato per la situazione del campo la prossima estate dopo i concerti. Perché il comune non ci ha coinvolto in una tabella di lavori per la sistemazione del manto erboso? Rischiamo di non sapere dove cominciare il prossimo torneo. Sembra che la priorità, per l’amministrazione, siano i concerti».

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