Padova, destinazione paradiso: vince a Trieste e torna capolista
Davanti a duemila tifosi biancoscudati è festa: dopo dieci minuti la rete decisiva di Bortolussi. Il Vicenza è andato ko sul campo della Virtus Verona. Venerdì sera all’Euganeo c’è la Clodiense

Siamo fatti così, siamo belli, ribelli, cattivi, a volte troppo buoni, certi giorni sognatori, siamo la parte profonda dell’anima di una città irrequieta, il sale sulle ferite, siamo il biancoscudato urlato verso il cielo di Trieste gonfio di una pioggia che non vuole scendere davvero, e allora sono lacrime di gioia quelle che riempiono i volti del Nereo Rocco. Perchè quando arriva la notizia della rete vincente della Virtus Verona e il ko del Vicenza, tutto ha senso.
Tutto il tempo che abbiamo passato al comando del campionato, tutte le volte che ci siamo anche accapigliati tra di noi, e quelle volte che abbiamo avuto paura di buttare via tutto. Ci è voluto il paron Rocco ieri a dare la benedizione a questi ragazzi che lui avrebbe adorato, perchè non mollano mai e hanno lottato una stagione intera per diventare quello che sono. Forse c’era Rocco tra le nuvole di Trieste, ma c’era anche il mitico Sivori quando i duemila tifosi biancoscudati al seguito hanno esposto lo striscione: «Fai buon viaggio cuore scudato, per sempre Sivori sindaco! Forsa Padova par sempre».
Che colpo d’occhio
Tutto comincia con quella scalinata che ti porta dentro uno stadio bellissimo, costruito due anni prima dell’Euganeo: ma non potevamo copiarlo?, chiedo ai colleghi giornalisti. E uno di loro, un triestino, ribatte: “Noi abbiamo lo stadio, voi la squadra. Possiamo fare insieme una bella sinergia”. Già. La curva ospiti si riempie di bandiere, mai viste così tante insieme, i tifosi biancoscudati sono arrivati qui perchè ci credono, e allora chiamano la squadra che si sta riscaldando: “Sotto la curva!”. La squadra va sotto, e lo capisci che questa gara sarà memorabile. Si urlano slogan, si canta, si salta, si sventolano bandiere, c’è un clima di dentro/fuori, e noi siamo pronti alla battaglia.
Subito in rete con Bortolussi
Andreoletti non presenta un undici con sorprese particolari, al posto di Crisetig squalificato in regia c’è Bianchi (che è anche capitano) mentre Varas fa più la mezzala che il centrocampista, per un 3-5-2 dove Buonaiuto e Bortolussi hanno il compito di scardinare la difesa triestina. E ci vogliono dieci minuti di studio per vedere la rete dei giocatori locali gonfiarsi.
Un ispirato Buonaiuto da calcio d’angolo scambia con Bianchi e scodella a sorpresa una palla docile sulla testa di Bortolussi che insacca il suo gol numero 16. Il Padova controlla gli undici di Attilio Tesser che sembrano un po’ macchinosi nella manovra. Ma quando arriva la notizia via radio del vantaggio della Virtus Verona il cuore batte forte: sarà un pomeriggio di assurdo saliscendi emozionale.
Il controllo e l’epilogo di festa
La ripresa vede una Triestina più decisa, aggressiva, capace di prendere in mano il centrocampo e migliorare il possesso pur senza riuscire a far male. Intorno all’ora di gioco due colpi intriganti, uno del Vicenza con Olivieri che accarezza la traversa, l’altro la risposta di Buonaiuto che dal limite scalfisce il palo. Il match diventa nervoso, la curva triestina spinge la squadra e fischia Fortin, ma l’attenzione rimane alle notizie che vengono da Verona. Il pareggio del Vicenza arriva a un quarto d’ora dal termine, il Padova deve tenere il risultato costi quel che costi, e viene fuori la versione più resiliente di questa squadra. Minuto 81: Udoh, complice una disattenzione di Belli, si trova faccia a faccia con Fortin che ci mette il corpo per salvare la porta: mitico.
Un segnale di forza di volontà che accende i biancoscudati che da quel momento non concedono nulla, non tirano mai indietro il piede, non si risparmiano, e nonostante gli esagerati 7 minuti di recupero concessi dall’arbitro, portano a casa il successo proprio mentre da Verona arriva la notizia più bella: il Vicenza ha perso, la serie B è di nuovo nelle nostre mani a due giornate dal termine. Venerdì contro la Clodiense all’Euganeo potrebbe già arrivare la serie B.
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