Pea: «Troppo forti loro ma dà fastidio cadere così»

PADOVA. Il periodo delle festività coincide con il peggior momento del Padova, ma Fulvio Pea difende la prestazione dei suoi: «Non c’è rabbia, solo delusione per il risultato», commenta l’allenatore biancoscudato. «Avevamo di fronte la squadra più forte del torneo, e già di per sé era difficilissimo contrastare una formazione di questo tipo, quindi la sconfitta ci può stare. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, abbiamo cercato di tenere testa al Sassuolo, ma siamo andati sotto di due gol con un calcio d’angolo e una respinta dopo calcio di punizione: è fastidioso cadere in questo modo».
Ma dove sono gli aspetti positivi di questo match?
«La squadra ha cercato di fare quello che poteva, se l’è giocata alla pari ma gli episodi hanno spostato l’ago della bilancia dalla parte degli ospiti, che hanno avuto chiare occasioni da gol solamente quando noi siamo rimasti in dieci. Per numero di nitide palle-gol la partita era da pari, anche se si è visto chiaramente che il Sassuolo aveva mezzi tecnici e fisici nettamente superiori. Non sono preoccupato, abbiamo fatto quello che potevamo».
Da quale male deve guarire ora il Padova?
«In questo momento va così, forse qualche ragazzo giovane manca della malizia e della furbizia necessarie in alcuni frangenti per accorciare o leggere bene le situazioni da cui nascono episodi come quelli di oggi (ieri, ndr). Sul 2-0 i giovani hanno fatto fatica a reagire, ma nella ripresa, come già accaduto più volte, abbiamo raccolto le forze e alzato il ritmo. Con il lavoro e l’entusiasmo ne usciremo».
È preoccupato per la situazione della squadra?
«L’avversario era troppo forte, tutti i numeri parlano a suo favore. Bisogna rialzarsi da questa situazione difficile, ma non è certo la sconfitta con il Sassuolo a pesare. Abbiamo perso male a Novara, ed è questo che m’infastidisce maggiormente. Non pensate che questo sia il momento più complicato della mia gestione: da luglio ad agosto è stato assai più difficile».
Al momento della sostituzione, Nwankwo si è infilato nel tunnel. Che è successo?
«Era molto amareggiato, ha sbagliato un sacco di palloni e non era sicuramente nelle sue intenzioni commettere così tanti errori. Era molto dispiaciuto, e la sua reazione è stata quella di andarsi a chiudere nello spogliatoio. I ragazzi di vent’anni sono così, a volte non riescono a gestire gli aspetti positivi, e neanche le giornate storte».
Nonostante lo sconforto, i tifosi hanno vinto un’altra volta…
«I tifosi hanno vinto anche oggi, loro vincono sempre. Non possiamo dire loro nulla, ci incitano sempre e sono sempre molto calorosi. Per quello sono molto dispiaciuto, ripensando alla partita di Novara: le sconfitte si possono accettare, ma devono essere giocate. Se invece l’avversario si dimostra superiore, è giusto che vinca. Così come ha fatto il Sassuolo: si accetta il risultato e si applaudono i vincitori».
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