Quattro supereroi per un club
Festa a Villa del Conte con Cutolo, Italiano, Legati e Schiavi

SUPEREROI. I quattro giocatori biancoscudati tagliano la torta, all’inaugurazione del club di Villa del Conte
VILLA DEL CONTE.
«W Cutolo, supereroe del Bentegodi» recitava uno striscione all'Euganeo, sabato scorso. Ma siamo sicuri che in questo Padova il supereroe sia solo uno? A Villa Del Conte potrebbero smentirlo. Lunedì sera, infatti, all'inaugurazione dell'ultimo club biancoscudato affiliato all'Aicb, sono entrati in scena i fantastici 4. Il primo è il Latin lover, al secolo
Elia Legati
. Irresistibile per le ragazze (poche) e le donne più mature (in maggioranza), che hanno affollato il ristorante Basilico per osannare i propri beniamini, al punto che un tifoso ha detto basta: «La mia ragazza parla solo di Legati». Il centrale glissa, prima di sorridere amaro a quanti gli mostrano solidarietà dopo l'ingiusta espulsione contro il Modena: «Chiedo ancora scusa a tutti. Meno male che abbiamo vinto, così non se ne ricorderà più nessuno. E' bello questo entusiasmo che circonda la squadra, ma ancora non abbiamo fatto niente. Speriamo di continuare così e festeggiare tra qualche mese». Di sicuro, facendo tutti gli scongiuri del caso, Legati sarebbe già pronto a far festa, visto che ha imparato a memoria i cori della curva e ogni volta che dai tavoli si leva un «Padova tu sei il mio grande amore», il difensore canticchia il motivetto. Immancabile anche «un capitano» dedicato al secondo supereroe, Rocky.
Vincenzo Italiano
spiega il motivo: «Ho visto su internet un fotomontaggio che mi vede nelle vesti di Rocky contro Milanetto Ivan Drago. Meglio così, visto che vincerei io. Battute a parte, siamo sereni sia io che Omar, il nostro obiettivo è solo dare tutto per il Padova. Sono scaramantico e non voglio dir niente, ma siamo consapevoli della nostra forza, possiamo lottare per grandi traguardi». Dal film al cartone, Dumbo, così com'è stato ribattezzato
Aniello Cutolo
per via dell'esultanza, orecchie al vento, al Bentegodi. «Devo solo dire grazie a tutti i tifosi che mi hanno sostenuto sia col Modena che a Verona - confida l'esterno - La Digos? Si è verificato qualcosa di anomalo, la società ha voluto sporgere denuncia ma adesso è tutto accantonato. Me lo sono lasciato alle spalle e sono tranquillo. Penso solo a ripagare la fiducia che tutta questa gente ripone in me». Infine, arriva l'Intellettuale,
Raffaele Schiavi
, che dopo aver regalato un vocabolario a Cutolo, ne promette uno anche a Italiano, ironizzando sul discorso del capitano: «Basta che sia meglio di quello di Nello» sorride il regista. Scherzi a parte, al difensore si chiede solo una cosa, segnare al Vicenza: «Da ex mi accoglieranno come Cutolo a Verona, ma io adesso gioco nel Padova e voglio far felici questi tifosi». I mattatori sono proprio i due campani, Schiavi e Cutolo, novelli Totò e Peppino. Il difensore, sempre in camera con l'attaccante, lo accusa: «Di notte russi. E poi ascolti sempre Nino D'Angelo». «Non è vero, è Vasco Rossi» ribatte sempre più divertito Cutolo. Villa Del Conte apprezza la commedia, per la gioia del presidente Enrico Pastorello, che dopo aver raccolto oltre un centinaio di persone in pizzeria, riunirà il club al bar Centrale del paese: «Lì vedremo le partite, anche se cercheremo di esserci in trasferta il più possibile».
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