Qui Cittadella Women «Sogniamo in grande... »

Il club di Gabrielli e Marchetti nello stadio di Tombolo: «Sarà la nostra Anfield» 

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Il parallelismo con il maschile ci sta tutto. Una squadra giovane e ambiziosa, attaccata al territorio, che non vuole fare il passo più lungo della gamba ma sogna in grande. «Essere come loro? Magari, sono fenomenali! » , esclama Alessandro Nurzia, direttore generale del Cittadella Women. E già qui, i più attenti noteranno una novità. Quest’estate la creatura femminile di Gabrielli e Marchetti ha cambiato nome, abbandonando il Lady Granata Cittadella (con il quale era nata due anni fa) per un più intrigante Cittadella Women.

«Una scelta presa da tempo e che ci avvicina alla società granata. Noi non siamo parte integrante del loro club ma abbiamo un accordo di licenza per il marchio Cittadella. E lo facciamo con orgoglio perché è un marchio che attira sempre di più». Basta un esempio per capirlo: «Quando siamo partiti eravamo noi a dover andare in cerca delle ragazze per il settore giovanile. Contattarle, spiegare loro il progetto e convincerle ad unirsi a noi. Adesso sono le ragazze che ci cercano. Per il nostro vivaio arrivano da tutto il Veneto, da Jesolo a Rovigo, e quest’anno metteremo in campo sei formazioni del settore giovanile, oltre alla prima squadra» . E anche per questo la società, a giugno, ha messo a segno un bel colpo, nell’ambito di un progetto che mira a diventare il polo di riferimento per il calcio femminile del Nordest. Il Cittadella Women, infatti, ha preso in gestione lo stadio di Tombolo: «Siamo orgogliosi, è la casa della ragazze, mi diverto a dire loro che è il nostro Anfield. Qui ci alleniamo, giochiamo e ospitiamo anche qualche squadra del vivaio maschile».

Con queste premesse, è naturale chiedere: a una settimana dall’avvio del campionato di Serie B, la caccia alla storica promozione in A, è un miraggio o qualcosa di più? «Un sogno che alimentiamo senza porci limiti. Abbiamo allestito una squadra forte ma giovane. Per questo dovremo avere pazienza e aspettare la crescita delle ragazze. Ma se tutto gira per il verso giusto, sull’onda dell’entusiasmo si possono fare grandi cose, per questo sono molto fiducioso. Puntiamo intanto alla salvezza, poi vedremo».

Per dare continuità al progetto è stata confermata in panchina Fabiana Comin, si è mantenuto lo zoccolo duro dello scorso anno, al quale si sono aggiunti sei innesti di valore, in primis le attaccanti Teresa Fracas dal Sassuolo e Anita Coda dal Milan. —



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