Ricchi, ma non troppo Poli primo nella lista degli “stipendi” veneti Vignato il meno pagato
Ottocentomila euro netti è un reddito che suggerirebbe a qualsiasi mortale di firmare a occhi chiusi, senza valutare nemmeno distanze o mansione. Per contro, nel pantheon del pallone di casa nostra, corrisponde quasi a un ingaggio da media borghesia. A maggior ragione, nell’estate dorata dei 31 milioni annui di Cristiano Ronaldo e di una Serie A lievitata a un monte-guadagni da 1.129 milioni. Eppure non si può certo dire che il trevigiano Andrea Poli, con i già citati 800mila, se la passi male. Gli emolumenti che percepisce mensilmente dal Bologna gli valgono la palma di “Paperone” dei calciatori veneti. E non c’è forse dato più efficace per comprendere come siano lontani i tempi in cui la nostra regione dettava legge nel calcio che conta. Grazie al prestigio dei suoi interpreti e ai movimenti di denaro che quei protagonisti generavano. Erano gli anni stellari di Roberto Baggio e Alessandro Del Piero, mentre oggi la vetrina spetta ai Poli e Marchetti. Con tutto il rispetto, non proprio la stessa cosa. E qualche ragione dell’inversione di tendenza si può intuire: vivai che non sfornano più ai ritmi qualitativi di un tempo, una sola squadra - il Chievo - a calcare i palcoscenici del massimo torneo.
Le cifre sugli stipendi sono state svelate ieri dalla Gazzetta dello Sport, servendo un assist stuzzicante: perché non rovistare fra gli ingaggi e capire come se la passano i veneti? Ne abbiamo scovati 15, con i “mussi volanti” - guarda caso - a rubare la scena: quattro ne ha infatti a disposizione mister Lorenzo D’Anna (350mila per lui), tanti quanti nel massimo torneo può vantarne la provincia di Verona, in questa speciale classifica superata di due lunghezze da Vicenza. Il meno pagato? Emanuel Vignato da Negrar: al Chievo gli assicurano 50mila euro l’anno, in pratica quanto CR7 introita più o meno in… 14 ore. Chi ha le spalle più coperte? Il valdagnese Manuel Lazzari della Spal e il padovano Davide Bettella dell’Atalanta, vincolati ai rispettivi club fino al 2023. Poli, classe ‘89, può ritenersi soddisfatto pure su questo fronte: l’ingaggio del centrocampista di Preganziol ex Milan ha scadenza 2021, senza contare che lo scorso torneo ne percepiva 100mila in meno. Cioè l’esatto ammontare - 700mila euro - del contratto che lega il portiere bassanese Federico Marchetti al Genoa. Il podio veneto dei più ricchi è completato da Luca Rossettini, difensore padovano prestato dai liguri al Chievo: 600mila. Lo incalzano il veronese Riccardo Meggiorini (Chievo) e il bassanese Gianluca Pegolo (Sassuolo), che si fermano, beati loro, a 550mila e 500mila. C’è pure chi condivide le gioie in famiglia: i fratelli scledensi Nicola e Luca Rigoni ricevono da Chievo e Parma 450mila e 350mila. Lo spallino Lazzari ne mette in tasca 400mila, 50mila in più del compagno Filippo Costa, che ha radici a Noventa Vicentina. 300mila per lo spallino Mattia Valoti, il frusinate Nicolò Brighenti e l’empolese Manuel Pasqual. Pochi spiccioli, si far per dire, per l’ex capitano viola, veneziano di Musile, che è pure uno dei veterani.
Con i ciociari, ad esempio, ne prende 200mila l’esterno tombolano Andrea Beghetto: il figlio e nipote d’arte - papà Massimo, ex difensore e allenatore del Vicenza; nonno Giuseppe vinse l’oro olimpico nel ciclismo su pista a Roma ’60 - è ancora tutto da scoprire. Idem Bettella, che s’accontenta di 100mila. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova