Sboccia un nuovo Balotelli «Innamorato dell’Italia»

Un segnale di crescita? Forse sì. Magari ancora un po’ inquinato da piccoli eccessi che sono tatuati sulla sua pelle, ma Mario Balotelli stavolta ha mandato un segnale forte: è davvero innamorato della maglia azzurra.
Le lacrime e la rabbia. Qualcosa si era intuito con le lacrime di Kiev, un anno fa: l’Italia appena bastonata dalla Spagna in finale, Mario che rientrava nello spogliatoio piangendo come un bambino, abbracciato e consolato dai compagni. Stavolta la delusione è sfociata in rabbia. Quando il dottor Enrico Castellacci gli ha comunicato che non c’era possibilità di recuperare, si è incavolato di brutto. Avrebbe voluto sfasciare il mondo, magari anche solo quello spogliatoio, poi il ct Cesare Prandelli è riuscito a calmarlo.
Ma in questa reazione c’è tutto il desiderio di Balotelli di indossare la maglia azzurra. Ecco perché gli è scappato quel «mi sento un perdente» figlio della frustrazione. Voleva giocarsi la semifinale, voleva battere la Spagna, voleva vendicare il ko di Kiev. E invece ha sentito questo stop come una nuova sconfitta, un’altra occasione gettata nel cestino, un insuccesso personale.
Una sensazione prende sempre più vita. Che la maglia della nazionale lo gratifichi molto più di quella del club.
Il rientro in Italia. Balotelli è sbarcato a Malpensa alle 12.40, dopo aver fatto un breve scalo a Lisbona. Con lui la fidanzata Fanny Neguesha, l’ultima delle wags rimasta in Brasile a parte la compagna di Prandelli.
Maglietta e short bianchi, colore esatto opposto dell’umore. Non ha voluto parlare, è rimasto nascosto dietro i suoi occhiali scuri salendo sulla Ferrari bianca già pronta sulla porta del terminal riservato agli arrivi internazionali.
Niente parole dunque, solo un cinguettio tramite il fedele Twitter, un nuovo messaggio d’amore alla nazionale: «Forza ragazzi! Forza Italia! Dai!». Quasi a non voler spezzare il cordone ombelicale con l’avventura azzurra in Brasile. Poi nel pomeriggio il rientro a Concesio (Brescia) dai genitori, con tanto di passeggiata con la mamma e il cane Lucky.
Pressioni Milan. Nelle prossime ore Balotelli sarà visitato dallo staff medico del Milan per meglio definire la prognosi della distrazione muscolare di primo grado. Comunque ieri in Brasile giravano diverse voci sulle pressioni che la società rossonera avrebbe fatto per riavere subito SuperMario. Non è un caso che Prandelli sia stato quasi costretto a fare una precisazione. «Nessuna pressione da parte del Milan, non abbiamo mai avuto ricevuto in questi anni pressioni da parte dei dirigenti dei nostri club, anche perché mi sembra abbiamo sempre gestito con buon senso». Be’, che altro poteva dire?
Qualcuno ha notato che Balotelli è arrivato a Malpensa e si è diretto verso l’auto camminando normalmente, senza un mezzo accenno di sofferenza, senza zoppicare, Di certo il Milan ha accolto con grande soddisfazione il rientro immediato di Balotelli. La squadra di Allegri deve giocare un preliminare di Champions, e una eventuale ricaduta della distrazione muscolare avrebbe creato grossi problemi in prospettiva.
Anche perché il raduno del Milan è davvero dietro l’angolo, appena l’8 luglio. Balotelli è il numero uno del Milan, mentre l’Italia si sta giocando una Confederations e non un Mondiale. Sembra quasi di sentire Adriano Galliani che da Forte dei Marmi prende il cellulare: «Wee, non voglio scherzi, facciamo rientrare Mario...».
La nuova Italia. Intanto a Fortaleza gli azzurri si preparano alla sfida di domani contro la Spagna. Prandelli ha provato un 3-4-2-1 così composto: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Maggio, De Rossi, Pirlo, Giaccherini; Candreva, Marchisio; Gilardino.
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