Il Padova vince ancora, ma lo fa anche il Vicenza: la promozione si gioca il 25 aprile

Si deciderà tutto all'ultima giornata, quando al Padova basterà anche il pareggio in casa del Lumezzane, venerdì prossimo, per guadagnare la promozione in Serie B

Lenadro Barsotti

Vince il Padova contro la Clodiense e vince anche il Vicenza al Menti contro la Triestina. Classifica invariata e la promozione verrà decisa venerdì prossimo, 25 aprile: i vicentini andranno a giocare a Trento e il Padova andrà a Lumezzane con due risultati utili. Ai biancoscudati basterà un pareggio sul campo di una squadra già salva. Ma certo che questo campionato incredibile non smette di tenerci sulle spine. E se la B arriverà, arriverà ancora lontano da questo stadio.

Fumogeni e cori per l'arrivo del Padova all'Euganeo

Attesa elettrica

L’aria è elettrica, la luce dei fari dell’Euganeo rimbalza sul prato verde e si stampa sui volti di tifosi eccitati che sventolano cartoncini biancorossi e battono le mani seguendo il ritmo incalzante di “Freed for desire”, liberi di desiderare.

Lo stadio è pieno, nel senso che non ci sono più biglietti, ma a vederlo è vuoto, nel senso che, a parte la curva ospiti con una sessantina di chioggiotti e la curva da finire di costruire, il resto è quasi tutto inagibile secondo la questura. Dice lo stewart della tribuna centrale che ci sono ospiti illustri che non si vedevano da tempo. C’è pure un giornalista arrivato da Norimberga, curioso di questo Padova.

Partenza sparata

«Andreoletti portarci in Europa» dice uno striscione della Est. Il mister appoggia come di consueto la sua bottiglietta all’angolino della sua area tecnica e si parte a bomba. Il Padova, nella sua formazione classica, spinge sul pedale. E il gol arriva presto: terzo minuti, Capelli lancia in area, Belli tenta una rovesciata spettacolo che gli riesce a metà, ma la palla finisce a Villa che insacca. E’ subito festa.

La Clodiense ci mette un po’ a farsi viva dalle parti di Fortin: ci prova al 15’ Biondi con un gran tiro da fuori , a lato. Qualche minuto dopo ci prova anche Scapin, contro un Padova un po’ troppo attendista. Gli spettatori fanno più attenzione alle notizie che vengono da Vicenza che a ciò che accade in campo: e da Vicenza arriva la notizia del gol. Si spegne un po’ di entusiasmo e si va all’intervallo.

Si riparte ancora più forte

Si riparte con la voglia di mettere il risultato al sicuro, e bastano tre minuti: calcio d’angolo di Villa, stacco di testa decisivo di Perrotta e palla in rete.. Si riaccende l’Euganeo, riprendono a sventolare bandiere e sciarpe, il coro “Chi non salta vicentino è” rimane il più gettonato di questa stagione. Al 53’ Buonaiuto calcia a sorpresa una punizione da metà campo per sorprendere il portiere lontano dai pali ma la palla esce fuori.

Eppure c’è poco da scherzare perchè la Clodiense al primo affondo vero accorcia le distanze: è il 58’ quando Serena, figlio di Michele ex allenatore del Padova, colpisce di testa un cross di Lattanzio. Fortin non ci arriva: 2-1.

La regola dei fantasmi

Ci sono sempre questi fantasmi che girano sul cielo dell’Euganeo che non ci ha mai permesso di vedere una partita serenamente in totale controllo. Da un lato questa è la serie C, fatta di insidie ed episodi, e dall’altro questo forse è proprio il Padova, capace di sbalzi umorali.

L’allenatore chioggiotto, Tedino, a un quarto d’ora dalla fine fa due cambi offensivi e sprona i suoi granata a crederci: per la gloria più che per il risultato. In questa confusione di intenti, Varas si trova la palla tra i piedi in area e viene atterrato da Serena. E’ rigore, tutti zitti che possiamo chiuderla qui: minuto 83’. Dal dischetto però il rigorista Bortolussi spara sopra la traversa.

Destinati alla sofferenza, ti viene da pensare. Poi tutti cominciano a urlare e saltare perchè la voce che la Triestina ha segnato gira veloce, ma tutto tace poco dopo perchè la rete della Triestina è annullata per fuori gioco. L’arbitro Mucera fischia la fine della partita anche qui, si vince ma non si è ancora vinto niente. 

Il Padova batte la Union Clodiense, il videocommento di Stefano Volpe

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova