Si è spento Benfatto, pistard di razza

Lutto nel ciclismo veneto: pro per 11 anni, un argento e due bronzi iridati, quattro tricolori stayer

Lutto nel ciclismo veneto. Si è spento ieri mattina nella sua abitazione di Mirano l'ex professionista e quattro volte campione italiano degli stayer (1972, 1973, 1974 e 1975) Attilio Benfatto. Era nato a Caselle di Santa Maria di Sala l'11 marzo 1943 ed era stato tra i pistard italiani di spicco. Aveva cominciato a correre a 13 anni. Si era formato alla scuola della Ciclisti Padovani (team del quale era ancora consigliere) diretta da Severino Rigoni e del quale aveva uno straordinario rispetto tanto da considerarlo «il grande maestro e scopritore di talenti».

Tra i dilettanti si era messo in luce al Tour de l’Avenir e aveva corso tra i professionisti dal 1966 al 1976, nel 1966 e 1967 aveva difeso i colori della Salamini-Luxor, nel 1968 quelli della Kelvinator, dal 1969 al 1973 quelli della Scic, nel 1974 quelli della Filcas, nel 1975 della Wega Gbc, nel 1976 della Soldati solo per le gare in pista.

Aveva partecipato ai Campionati mondiali di Parigi del 1964 vincendo la medaglia d'argento nell'inseguimento a squadre con Mantovani, Rancati e il moglianese Franco Testa e a quelli di Montreal del 1974 dove conquistò il bronzo nel mezzofondo. Ai Mondiali su strada del 1966 a Nurburgring vinse il bronzo nella cronometro a squadre. Tra le vittorie nei professionisti - al fianco di tanti grandi campioni - nel settore strada spiccano quelle nelle tappe dei Giri d'Italia del 1969 a Milano al velodromo Vigorelli e del 1972 a Reggio Calabria, dove era giudice di gara il padovano Raffaele Carlesso, ex presidente nazionale e del Comitato regionale della Federazione Ciclistica Italiana. «Ci eravamo sentiti pochi giorni fa per andare alla presentazione della gara dei dilettanti di Bagnolo Veronese», racconta commosso Raffaele Carlesso, «ma aveva declinato l’invito proprio per ragioni di salute. Attilio era una persona speciale, abbiamo vissuto lo stesso ambiente per oltre 60 anni. Di lui ricorderò l’immancabile sorriso». Dopo aver concluso l'attività agonistica, la passione delle due ruote rimase nel sangue ad Attilio Benfatto. Si era dedicato con grande impegno al settore giovanile curando in modo particolare quello dell’Unione Ciclistica Mirano della quale era stato anche tecnico e dirigente. Era stato anche componente della commissione tecnica regionale.

Benfatto, che aveva partecipato al Tour de France del 1970 chiudendo al 60° posto sugli Champs Elysées, ha fatto parte per molti anni del direttivo dell’Associazione Glorie del Ciclismo Triveneto. L’ex corridore professionista veneziano era, inoltre, tra i maggiori sostenitori del Prestigio d’Oro, la Challenge riservata ai corridori Élite, Under 23 e ai direttori sportivi.

Ieri tra i primi ad annunciare la scomparsa di Attilio Benfatto il presidente dell'Uc Mirano, Paolo Mario Bustreo, che con grande commozione ha precisato: «È scomparso Attilio, un maestro e grande amico del ciclismo».

Lascia la moglie Francesca e i figli Raoul e Samanta. L’ultimo saluto ad Attilio Benfatto verrà tributato sabato alle 11 a Mirano.

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