Sollievo Padova, Iori out tre gare

PADOVA. Sospiro di sollievo per Manuel Iori. Nella sfortuna di un incidente tanto banale quanto doloroso, è andata bene al regista del Padova, che non sarà costretto ad un lungo stop. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, il centrocampista potrebbe tornare in campo anche fra 40 giorni, seppure una prognosi precisa la si potrà avere soltanto dopo l'operazione al ginocchio destro, alla quale si sottoporrà lunedì 30 dicembre.
La risonanza magnetica effettuata ieri mattina alla clinica “Iniziativa medica” di Monselice ha evidenziato una lesione del menisco mediale interno e una lesione di primo grado del legamento collaterale mediale. Insomma, il legamento crociato è salvo, mentre quello collaterale, che già in passato aveva creato qualche problema a Iori, è soltanto sfilacciato. Ieri il giocatore, dopo la risonanza magnetica, ha raggiunto i compagni all'Euganeo, dove si è mostrato piuttosto abbattuto, anche se un po' sollevato da una diagnosi che dovrebbe escludere un lungo periodo di riabilitazione. Anche il dottor Umberto Zaglio, che lo opererà lunedì alla casa di cura Villa Berica di Vicenza, si è rivelato ottimista, al punto che, se tutto dovesse filare per il verso giusto, senza complicazioni, si potrebbe anche azzardare un recupero in un mese. L'intervento servirà soltanto a mettere a posto il menisco lesionato e nella seconda metà di gennaio Iori potrebbe già tornare a correre per proseguire il recupero.
Aspettando l'esito dell'operazione, quindi, si potrebbe ipotizzare un ritorno in campo per la trasferta dell'8 febbraio, quando alla terza giornata di ritorno i biancoscudati faranno visita al Palermo. Così, sfruttando la lunga sosta di campionato, Iori perderebbe appena tre partite.
Mercato. Sorride anche la società, che in questo modo non deve stravolgere i piani del “mercato” invernale. A conti fatti, è molto probabile che non arrivi nemmeno un regista di riserva. «Aspettiamo l'esito dell'operazione, ma non penso sia necessario trovare un altro regista», ha spiegato ieri il d.s. Alessio Secco. Da definire la posizione di Gianluca Musacci, poco impiegato in questa prima parte di stagione da Mutti e che giovedì, dopo il gol su rigore che ha sancito il 2-2 contro il Siena, ha voluto chiarire, con una frase sibillina, la sua posizione: «Io non ho mai chiesto di andarmene, ma forse c'è qualcuno che vorrebbe che me ne andassi». Chi? La società smentisce di voler cedere il regista, al quale verranno invece affidate le chiavi del centrocampo: «Il sostituto di Iori ce l'abbiamo in casa ed è Musacci», ha confermato Secco. «Ho parlato con il giocatore, è molto felice di stare qui e si trova bene con questo gruppo. Da parte mia nessuna intenzione di cederlo, anche se a centrocampo interverremo in questa sessione di mercato». Con Ampuero che dovrebbe fare le valige, in attesa di capire se verrà tesserato il montenegrino Saham, arriverà anche una mezz'ala, con il doriano Eramo favorito sul veronese Laner.
Squadra. Intanto domani si torna a giocare per l'ultima gara del girone d'andata ad Avellino. Ieri mattina la squadra si è allenata all'Euganeo, mentre oggi la rifinitura a porte chiuse sarà a Bresseo. Non si è visto Cuffa, affaticato dopo un periodo in cui ha sempre giocato, mentre è tornato a pieno regime Fabiano Santacroce, che al Partenio potrebbe anche tornare in campo a tempo di record. Sulla destra, però, rientrerà anche Ceccarelli dopo il turno di squalifica. Nell'Avellino il giudice sportivo ha squalificato Angelo D'Angelo, mentre è stato designato l'arbitro della sfida, che sarà Abbattista di Molfetta, coadiuvato da De Meo e Santoro. Quarto uomo Maresca di Napoli, lo stesso della contestatissima partita di Pescara, e che ha fatto espellere dalla panchina Mutti, Colonnese e Marco Valentini.
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