Sonepar, Polo pronto a rientrare dopo quattro anni di stop

La squalifica del centrale è terminata: in campo da aprile. Dalla Polonia arriva il palleggiatore Todorovic del Cuprum

Giovanni Armanini Diego Zilio
Alberto Polo
Alberto Polo

Si muove il mercato della Pallavolo Padova che si prepara per il finale di stagione con la testa già all’anno prossimo.

Arriva Todorovic

Dalla Polonia hanno trovato riscontro le voci di un imminente arrivo del regista della Serbia, Vuk Todorovic, nella squadra allenata da Jacopo Cuttini per la prossima stagione, quando come noto Marco Falaschi se ne andrà.

Classe 1998, cresciuto nel Vojvodina di Novi Sad, dove ha vinto 4 campionati serbi, Todorovic ha giocato anche all’Ach Lubiana in Slovenia prima delle due stagioni trascorse in Polonia all’Enea Czarni Radom e poi al Cuprum Stilon Gorzow, attualmente dodicesimo in classifica della Plusliga (16 squadre) che abbandonerà a fine stagione. È stato miglior palleggiatore della Serbian Super League nel 2019 quando ha iniziato a giocare nella sua nazionale maggiore figurando nella rosa vincitrice dell’Europeo. Todorovic stando alle indiscrezioni avrebbe già firmato e sarà a disposizione di Cuttini dopo gli impegni estivi (Nations league e mondiale di settembre nelle Filippine), andando a formare anche a Padova la coppia diagonale con l’opposto Veljko Masulovic.

Torna Polo 

L’altra notizia, ufficializzata dal club, è che Alberto Polo torna in campo dopo quattro anni. Il conto alla rovescia legato alla squalifica comminata dalla Procura Nazionale Antidoping scade il 1° aprile. Da febbraio si stava allenando con Piacenza, ultima società per cui aveva giocato, ma la Sonepar Padova ha fatto sapere che il ventinovenne centrale bassanese farà parte del roster bianconero già dai playoff per il 5° posto al via dal 6 aprile, per poi rimanere in organico per la prossima stagione in Superlega. Al momento si tratta quindi di un’aggiunta in un reparto che già contempla Crosato, Truocchio, Galiazzo e l’olandese Plak, e potrebbe essere proprio quest’ultimo a fargli posto nel campionato che verrà.

«Non pensavo di avere la possibilità di giocare già in questa fase», le sue parole. «Sono un po’ agitato, ma anche molto curioso. A Padova ho sempre vissuto bene, ho tanti amici e ho mantenuto i rapporti con molte persone. Torno in un posto che già conosco e questo mi rende più tranquillo, l’unica aspettativa che ho è quella di scendere in campo. Voglio fare il riscaldamento pre-partita, indossare di nuovo la divisa con il mio numero e il mio nome, risentire il pubblico da dentro il campo. Per quanto riguarda il rendimento, accetterò qualsiasi cosa, perché sono quattro anni che sono fermo e mi sto allenando solo da un mese e mezzo: sarà un modo per riassaporare il campo in vista del prossimo anno. La mia è soprattutto una rivalsa personale: dimostrare a me stesso che ci sono ancora, che non ho mollato, che ho superato le difficoltà».

Il suo calvario era iniziato dopo Piacenza-Trento, gara 2 dei quarti di finale scudetto del 14 marzo 2021: al controllo antidoping era risultato positivo al meldonium (un farmaco adiuvante del flusso sanguigno arterioso). In una nota ufficiale, a suo tempo, Piacenza scrisse che «è ipotizzabile che l’avversità del test sia attribuibile all’assunzione incolpevole di un farmaco prescritto al giocatore per finalità terapeutiche, volte alla guarigione dalle patologie residue da sindrome post Covid». Polo ha sempre proclamato la sua innocenza. Ora volta pagina. 

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