Tonazzo: Lucila (moglie di Orduna) festeggia così la promozione

PADOVA. Anche la Tonazzo Padova ha le sue wags. E che wags. Sono le compagne di vita dei giocatori, pronte a esultare, come è accaduto dopo la promozione in serie A/1 conquistata a Monza, e a sostenerli nella “buona e nella cattiva sorte”. Una formula, questa, che alcuni di loro, come Andrea Garghella, dallo scorso anno sposato con la “storica” fidanzata Alessia Barbiero, conoscono bene. E che altri, come Mattia Rosso, pronto a convolare a nozze con la sua Maria, dovranno a breve imparare a memoria.
In Argentina la formula non è proprio identica, ma anche il talentuoso regista Santiago Orduna e sua moglie Lucila De Luca la conoscono bene. Tanto più che i due condividono pure l’amore per la pallavolo, visto che lei gioca come libero in serie B/2 con l’Old England Vispa. Lucila ha sempre seguito Santiago, da Buenos Aires a Padova, passando per Catania, Città di Castello e Reggio Emilia, le sue precedenti squadre, e guadagnandosi l’appellativo di “Belen del volley” per la sua indubbia bellezza.
«Qualche settimana fa è uscita una sua intervista proprio sul mattino di Padova» racconta Santiago. «Un fotografo di moda, Davide Nicolé, l’ha notata e le ha chiesto di posare per un servizio. Di contorno ha realizzato alcune foto con la maglia della Tonazzo, tenendole nel cassetto in vista del momento opportuno. Quel momento è arrivato con la vittoria di domenica».
E se il “baby” libero Fabio Balaso è probabilmente il giocatore che in questa stagione ha avuto la fila più lunga di giovani ammiratrici, fa quasi tenerezza sentire Santiago e Lucila raccontare la loro storia. «A me lui piaceva, ma non mi salutava neanche. Solo più tardi mi ha confessato che pure io gli piacevo» racconta lei. Poi, una decina di anni fa, la squadra di Santiago si trova a giocare nello stesso palazzetto di quella di Lucila e lui si fa coraggio e la invita al cinema: «Il film era talmente brutto che siamo usciti prima della fine, ma è stato meglio così».
Quando le sue partite non coincidevano con quelle del marito, capitava di vederla al PalaFabris, spesso affiancata da Natalia Porosa, moglie del centrale Alessandro Paoli. Pure la loro storia è nata a bordo campo. «Natalia non gioca più, ma lo ha fatto per tanti anni» afferma Paoli. «È di nazionalità polacco-canadese e ha giocato in Italia per qualche stagione. Io l’ho conosciuta ai tempi di Loreto, quando ha iniziato a lavorare per un procuratore. Da lì è nato tutto e ormai sono quattro anni che stiamo insieme».
Vita e sport si intrecciano indissolubilmente, come ha confermato Mattia Rosso nel corso della video-intervista registrata ieri in redazione e visibile nel sito del mattino (www.mattinopadova.it): «Ci sposiamo a giugno. I preparativi per un matrimonio sono lunghi e sarebbe stata dura doverci affiancare ogni tre giorni una partita dei playoff» ha scherzato il capitano.
Che in trasferta deve invece far coppia con Stefano Giannotti, altro che donne: «Sì, siamo in camera assieme. E sono davvero contento di averlo visto crescere così. Tanto da poter fare un pensierino alla nazionale». Intanto entrambi ce li godiamo a Padova, come si potrà fare anche domenica: già perché i tifosi sono chiamati a raccolta per festeggiare tutti assieme la promozione, alle 15.30 al PalaFabris. Poi, alle 18, gli uomini di Valerio Baldovin si sposteranno al PalaSpiller (all’Arcella), ospiti alla partita di B/1 femminile tra LeAli Padova e Domovip Porcia. Adesso tocca a loro (maschietti) tifare.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova