Un paracadute di 800 mila euro per il Padova retrocesso in Serie C
il punto
La parola d’ordine in casa biancoscudata è una sola: sistemare gli equilibri della società, stabilizzarla e proporre un piano a media scadenza per dare solidità al club. Altrimenti il rischio di un nuovo crack sarebbe alto. La retrocessione in Serie C obbliga il Padova a ripensare il proprio assetto per le prossime stagioni. Non c’è ancora chiarezza su quelle che saranno le future strategie societarie, né in termini di maggioranza delle azioni, né in termini di programma sportivi. Il presidente Bonetto ha garantito soltanto una certezza. Che sembra poco, ma in realtà vale tantissimo: il Padova non sarà abbandonato a se stesso ma ripartirà dalla Serie C. In che modo è tutto da scoprire. Ma già il fatto che la società abbia un futuro è importantissimo, visto il desolante quadro recente del calcio italiano.
I numeri non mentono e nelle ultime stagioni sono stati impietosi per tutte le squadre che non sono riuscite a salvarsi. Da quando c’è stata la riforma della Serie B al termine della stagione 2003/04 (che ha portato l’organico cadetto prima a 24 squadre, quindi a 22 fino alla scorsa estate) più della metà delle società retrocesse in Serie C non sono riuscite a iscriversi ai campionati, sparendo dal calcio professionistico. Per l’esattezza il 55 per cento dei club è andato in difficoltà finanziarie fino a dichiarare il fallimento (sportivo, ma quasi sempre anche societario) e a chiudere l’attività, costringendo il calcio cittadino a ripartire dai dilettanti.
La maggior parte di queste squadre (il 75 per cento) ha chiuso i battenti l’estate successiva alla retrocessione, come successe al Padova di Penocchio nel 2014. Altre hanno provato a resistere uno o al massimo due stagioni, ma poi sono state sopraffatte dai debiti, come il Vicenza lo scorso anno.
Il trend fortunatamente è in calo nelle ultime stagioni, grazie anche al paracadute che garantisce a chi retrocede un indennizzo economico che varia a seconda del posizionamento in classifica e degli anni di permanenza in Serie B. Il Padova l’anno prossimo percepirà un paracadute di 800 mila euro. Magrissima consolazione, visto che se fosse rimasto in B avrebbe aumentato i propri contributi rispetto a questa stagione, arrivando a quota 4 milioni.
L’importante, tuttavia, è che Bonetto e Oughourlian abbiano garantito la continuità e la solidità necessaria per mantenere in piedi la società. Ma saranno in grado di riprovare subito la scalata per vincere il campionato e ritornare in B? In attesa di capire quali sono i loro progetti, l’analisi degli ultimi campionati non sorride particolarmente ai club retrocessi. Tenendo sempre in considerazione gli ultimi 15 anni, soltanto 8 squadre su 55 retrocesse sono riuscite a tornare immediatamente in Serie B, vincendo il campionato (o i playoff) l’anno dopo essere retrocesse.
Un dato comunque in crescita negli ultimi anni, come ha dimostrato anche il Cittadella, capace di vincere il campionato di C al primo colpo. —
Stefano Volpe
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