Usa pomata al cortisone, è doping

Calcio a 5, sospeso dal Coni un giocatore minorenne dell’Alter Ego Luparense

ROMA.

Finisce nei guai per essersi spalmato una pomata a base di cortisone in seguito ad una caduta. E così è arrivata una sospensione in via cautelare per un tesserato minorenne di calcio a cinque della Luparense. La notizia è trapelata dopo gli esami di laboratorio eseguiti da parte del Comitato Olimpico Nazionale Italiano che hanno accertato un caso di positività: nel primo campione analizzato è stata rilevata la presenza di Clostebol Metabolita. La positività riguarda il minore S. M. tesserato Luparense, risultato positivo al controllo antidoping dell’11 giugno scorso a Bassano del Grappa in occasione della gara tra Marca Futsal e Alter Ego. Il giocatore è stato pertanto sospeso in via cautelare.

Secondo la ricostruzione la positività nasce da un incidente stradale in motorino. Il ragazzo si cura con una pomata in farmacia, al momento del prelievo antidoping il giovane non ha avuto l'accortezza di informare i medici dell'assunzione della sostanza in questione nelle ore precedenti al match. Del resto il giovane non è neppure è mai sceso sul rettangolo di gioco. Nei prossimi giorni il tesserato si recherà a Roma per chiarire la sua posizione in merito. In letteratura il clostebol è un cortisonico ad attività anabolizzante, chimicamente del tutto simile al testosterone e varia solo per la presenza di un atomo di cloro che ne impedisce la conversione in diidrotestosterone e in estrogeno. Solitamente è usato sotto forma di crema per uso topico per la rigeneraziode del tessuto cutaneo. Fungendo da anabolizzante è usato per la cura di abrasioni, ulcere cutane, favorendo la cicatrizzazione.

Matteo Biasin

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