Voeller junior campione di solidarietà

Kevin, figlio del grande Rudy, acquista maglie autografate per aiutare i disabili

ABANO TERME. Il Bayer Leverkusen non vince soltanto in campo. La formazione tedesca si dimostra ancora una volta affezionata e attenta a tutte le sfaccettature del Torneo di Abano. Anche a quello della solidarietà. La squadra sponsorizzata dall’industria farmaceutica che produce l’Aspirina è stata protagonista anche della classica cena di beneficenza andata in scena venerdì sera all'Hotel Plaza di Abano.

A dire tutta la verità il protagonista è stato Kevin Voller, vice allenatore della formazione esordienti 2003, ma anche figlio del formidabile Rudi, ex attaccante della Roma e attualmente direttore sportivo proprio del Bayer.

All'asta del Plaza, Voeller si è dimostrato particolarmente generoso, aprendo il portafoglio e sborsando più di 500 euro per aggiudicarsi all'asta ben 5 maglie regalate dalle varie società partecipanti al torneo. La maglia che è stata battuta al prezzo più alto (200 euro), e conquistata proprio dall'allenatore tedesco, è stata quella portata dal Paris Sant Germain, con nome e autografo di Angel Di Maria. Al secondo posto la numero 9 interista di Icardi (170 euro), mentre si è fermato a 120 lo juventino Alvaro Morata.

Tra i pezzi pregiati battuti all'asta anche la maglia di Verratti del Psg e quella del campione del mondo del Bayer Leverkusen, Kramer. L'intero ricavato, superiore ai 4mila euro, andrà devoluto all'associazione Step, onlus di Abano Terme, che si occupa di promuovere lo sport a favore delle persone affette da disabilità.

Ha riscosso un ottimo successo anche la novità di questa edizione, l'iniziativa "Passa le scarpe". I giovani calciatori si sono dimostrati particolarmente sensibili e fino a ieri, nei vari gazebo sparsi all'ingresso dei cinque campi da gioco, erano state raccolte più di quaranta paia di scarpe dismesse.

Il gazebo resterà attivo anche nella mattinata di oggi per le finali in programma allo stadio di Monteortone, con le scarpe che saranno portate in Ghana e regalate ad alcuni bambini, che potranno dar loro nuova vita riutilizzandole. (s.v.)

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