Zanardi l’ironman, è record mondiale

Il campione paralimpico a 50 anni abbatte il muro delle 9 ore
PADOVA. «Mi scalda il cuore che non mi sentano solo come uno sportivo, perché gli sportivi, anche quelli grandi, da Maradona, ad Alberto Tomba a Valentino Rossi, comunque un po' dividono. Invece la gente vuole vedere in me qualcosa di diverso». Diverso ma unico, incredibile, forse irraggiungibile. Una volta di più Alex Zanardi incanta tutti. Diventa impossibile abituarsi a suoi record e alle sue medaglie, ma anche a 50 anni ha ben pensato di spostare ancora una volta l’asticella, di andare oltre. Ha asciugato il cuore, ha sincronizzato la mente, ha fatto guizzare i muscoli. Ancora e ancora. L’ex pilota automobilistico, pluridecorato paratleta volto - assieme a Bebe - di Rio 2016, è riuscito nell’impresa discendere sotto il muro delle 9 ore nell’Iron Man a Barcellona, con il tempo di 8 ore 48’ 58’’ sul percorso catalano. Per spazzare via ogni dubbio sulla portata della sua prestazione: si tratta del nuovo record del mondo nella disciplina dell’Iron Man, in triathlon full distance. Ecco i suoi parziali: 1:00:04 nei 3.8 km di nuoto, 4h54’22” nei 180 km di bike e infine 2h48’51” nella maratona. L’atleta bolognese (ma padovano d’adozione, vive a Noventa) ha utilizzato il suo handbike per la prova di ciclismo e la corsa con sedia a rotelle olimpica, battendo 102 colleghi italiani lungo 226 chilometri di gloria. Oltre le barriere, oltre i limiti. Zanardi non può dividere, ormai è un’icona in grado di regalare stimoli anche a chi - nella vita di tutti i giorni, non solo nello sport - non vuole provare a essere «diverso», cioè migliore. Adesso una nuova grande affermazione che lo consacra fra i più grandi atleti di sempre. Una stella quasi accecante.
(m.g.)


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