Il rapporto della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 31 agosto-6 settembre. Sotto media nazionale i posti letto in area medica (5,4%) e in terapia intensiva (1,8%)
La sanzione comminata a Federica Valente, insegnante di educazione fisica, dall’Ufficio scolastico di Padova. «Sto aspettando che mi venga notificata, felice di poter tornare al mio lavoro»
I dati del monitoraggio della fondazione Gimbe relativi al Veneto nella settimana tra il 17 e il 23 agosto. Secondo Cartabellotta «l’inversione di tendenza è dovuta in parte al rimbalzo conseguente al minor numero di contagi rilevati nel lungo weekend di Ferragosto, in parte al verosimile aumento della circolazione virale»
Giorgio Schiavo Sterzi, dottore di base e vaccinatore dell’Usl 8 vicentina, smascherato attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali. A insospettire gli inquirenti l’alto numero di pazienti acquisiti in poco tempo. Per le false prestazioni avrebbe ricevuto anche compensi in denaro. Nei guai altre sette persone, tra cui un militare dell’Arma, accusate di aver istigato il medico. Nel mirino ora coloro che hanno beneficiato dei suoi servizi, tra questi anche operatori sanitari
L’indagine della Procura di Padova nata da un esposto del professor Andrea Crisanti secondo cui i test fatti acquistare alla Regione a fine estate 2020 sarebbero stati pericolosi, incapaci di riconoscere un positivo su tre
Il comunicato del Procuratore Cappelleri: inchiesta nata da esposto di Crisanti. I reati per cui si procede sono falso ideologico in atto pubblico e depistaggio, per essersi “limitato a un riscontro di esiti numericamente minimi e palesemente privi di valore scientifico”
L’inchiesta in Procura a Padova che ha chiesto il giudizio per il padre dei tamponi rapidi, il medico trevigiano Roberto Rigoli. E’ accusato di aver mentito sull’efficacia dei test rapidi per la diagnosi del Covid. Indagata anche l’ex dg di azienda zero Patrizia Simionato. Secondo il pm, Rigoli avrebbe anche fornito documenti falsi per attestare che test di tamponi rapidi erano stati verificati sui pazienti entrati in pronto soccorso a Treviso