Castelfranco, il film su Tina Anselmi arriva in prima serata Rai: via alle riprese in estate

Dai libri di Anna Vinci, sarà girato tra Castelfranco e Roma

Atteso da anni e approvato ieri dal Cda di viale Mazzini

Elena Grassi
Tina Anselmi con Anna Vinci che ha curato due libri sulla sua vita: da questi è tratto il film tv per la Rai
Tina Anselmi con Anna Vinci che ha curato due libri sulla sua vita: da questi è tratto il film tv per la Rai

TREVISO. L’annuncio atteso da anni è arrivato: il film su Tina Anselmi fa parte del nuovo Piano di Rai Fiction 2022, approvato all’unanimità dal Cda di viale Mazzini e presentato ieri dalla direttrice Maria Pia Ammirati. “Tina, partigiana della democrazia” sarà un biopic della prima ministra nella storia della Repubblica Italiana e presidente della Commissione d’inchiesta sulla Loggia P2, di cui verrà messa in evidenza l’ispirazione politica volta alla giustizia sociale e all’emancipazione della donna.

Castelfranco, città natale e “casa” di Tina Anselmi (considerava Roma come il suo “ufficio”), aspettava questa notizia da quando, quattro anni fa, Anna Vinci, la sua biografa ufficiale, presentò il soggetto per il film all’allora vertice di Rai Fiction Eleonora Andreatta. Il progetto pareva però caduto nel vuoto, nonostante i primi investimenti, le bozze di sceneggiatura, l’individuazione di un produttore, un oblio a cui ha contribuito anche l’avvento della pandemia, ma sul quale l’opinione pubblica non ha mancato di farsi sentire.

«Oggi siamo all’ultima versione dello script» spiega Anna Vinci «che sto supervisionando in quanto la trama è tratta dai miei libri “Tina Anselmi. Storia di una passione politica” e “La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi”. La sceneggiatura è stata scritta da Monica Zappelli con la collaborazione di Marta e Ilaria Storti; il produttore è Angelo Barbagallo. Le riprese dovrebbero cominciare in estate a Castelfranco, proprio perché la storia ha inizio nel settembre del 1944 quando Tina Anselmi sceglie di prendere parte attivamente alla Resistenza. Una delle scene più struggenti del film sarà l’episodio all’origine della sua scelta: l’allora diciassettenne Tina assisterà con le sue compagne di scuola all’impiccagione pubblica a Bassano di numerosi prigionieri catturati dai nazifascisti durante un rastrellamento sul Grappa».

Il film attraverserà in un’ora e mezza le tappe principali dell’impegno politico di Anselmi, attraverso i ruoli da lei splendidamente interpretati nella vita: la staffetta partigiana, la sindacalista, il primo ministro donna della Repubblica Italiana, prima al Lavoro e alla previdenza sociale, e poi alla Sanità, fino al 1984 con la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta da lei presieduta sulla Loggia P2. «Non mancheranno scorci privati» chiude Vinci. «L’amore per le nipotine, le camminate in montagna, l’attaccamento a Castelfranco. Emergerà il ritratto di una donna libera e allo stesso tempo disciplinata, che ha fondato la sua forza nella coerenza: Tina è stata sempre Tina».

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